più su, penetrando a guisa di cuneo entro la Gransirte ed
il Sabeo e terminandosi alle radici dell’Ellesponto. Ora, se
condo che al Golfo Sabeo si aggiunga o venga a mancare
l’appendice del Pharos, il golfo medesimo assume due aspetti
diversi, entrambi osservati nel 1896.
25. Allorché si ebbero le prime viste di questa regione,
nei primi di giugno, Pharos era oscuro ed Ammone aveva
la fonila ottusa. I disegni di quell’epoca presentano quindi
il golfo Sabeo raccordato col litorale destro della Gransirte
e costituente con questa un grande arco, esteso per 70 gradi
di longitudine. In forma ottusa fu il corno d’Ammone ri
veduto ancora il 10 luglio, indi l’agosto 13, e lo si disegnò
tale per l’ultima volta il 17 agosto. Rivenuta in vista questa
regione, un mese dopo, cioè il 17 settembre, la trasforma
zione sopra spiegata si palesò già avvenuta. Del primitivo
confine australe cl’Aéria, rimaneva appena un ricordo in un
debole canaletto arcuato, ma Pharos era lucido ed il corno
d’Ammone appariva aguzzo. In virtù di tale procedimento,
il golfo Sabeo trovavasi trasformato in un elegante nastro
ben carico di tono e vagamente ondulato. Tre regioni sin
golari spiccavano su di quel nastro, due delle quali erano
già state viste anche quando il Sabeo si raccordava colla
Gransirte, e sono certamente da riporsi tra le formazioni
assolutamente costanti della superficie di Marte. Erano queste
il doppio corno d’Aryn e la foce dell’Eufrate. La terza re
gione, di figura transitoria, è quella che ha ricevuto nel
nostro planisferio il nome di lago di Yaone. Parleremo or
dinatamente *di ciascuna di queste tre macchie.
26. Il doppio corno d’Aryn era apparso semplice e poco
pronunziato nei primi giorni del luglio: ciò in conseguenza
forse della picciolezza del disco. Ma dal 13 agosto in poi,
vale a dire dacché il diametro fu salito ad 8 ", la duplicità
del corno fu di agevole verificazione in tutti quegli aspetti
del disco che portano Aryn in prossimità del meridiano cen
trale. Ma a qualche distanza — 30° o 40° per esempio — da
detto meridiano, i due corni non furono più tanto fàcilmente