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fa parte. Sembrò doppio allorché doppio pareva il Gange.
Spesso lo vidi in immediata vicinanza del lembo o del ter-
minatore, tutto nero, cioè senza parziale rischiaramento. Ne
riconobbi la vera forma il 12 settembre, essendo esso in cul
minazione, e mi parve più largo che alto, di figura presso
a poco rettangolare.
53. Dal lago Niliaco irradiano, oltre i già menzionati
Deuteronilus e Indo, altri quattro canali: Idaspe, Jamuna,
Nilokeras e Bardano, le cui osservazioni si fecero sempre
contemporaneamente in settembre, fine ottobre, fine novem
bre e primi di gennaio. Tutti questi canali goderono d’una
proprietà strana, già notata a proposito dell’ Eufrate (vedi § 43).
La loro vista fu intermittente, e spesso li vidi formarsi come
ponti istantanei, allorché fissavo con attenzione grande i
quattro centri oscuri Niliacus L., Margherite, Aurora e Lacus
Lunae.
L’Idaspe si rivelò dotato di maggior nigrescenza nelle
posizioni eccentriche (specialmente sotto co = 0 ) che nel me
ridiano centrale. Il 20 novembre fu osservato in culmina
zione. Mentre rocchio correva dal golfo delle Margherite al
lago Niliaco, lungo l’Indo ricurvo, l’Idaspe balenò un istante,
per subito scomparire. Era pallidissimo. La sua foce nel
lago Niliaco parve ben separata dalla foce dell’Indo, non
che da quella di tutti gli altri canali che fanno capo al me
desimo lago.
Il Jamuna apparve semplice e largo, ma poco carico, fino
a tutto settembre. Il 25 ottobre notai: «Jamuna più scuro
dell’Idaspe e del Nilokeras » ; finalmente il 20 novembre,
assistendo alla culminazione del canale, esso mi parve un
po’ geminato, come scrissi, ossia rischiarato più nel mezzo
che nei bordi.
Il Nilokeras fu una striscia oscura piuttosto larga e fa
cile, ma talvolta dotata di visibilità intermittente, ancli’essa.
La sua foce nel lago Niliaco sembrò vicinissima a quella
del Dardano, ma piuttosto staccata da quella del Jamuna.
Fra Jamuna e Nilokeras era facile stimare l’angolo nelle
é