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quella del Dardanus, che va dal lago Niliaco al Ceraunio,
sensibilmente in parallelo. Questa linea toccò il massimo
dell’evidenza nei giorni in cui Cydonia e parte di Tempe fu
rono rischiarate (§§ 49 e 50) d’intenso albore, scomparso il qual
fenomeno, del Dardanus non si avvertirono che deboli tracce.
56. È qui il luogo di dire qualche cosa della callotta
nivea boreale. L’apparizione di questa macchia lucida av
venne nella prima metà di settembre; solo allora, infatti, il
bianco all’estremo nord del disco assunse un carattere di as
soluta permanenza. Ecco le osservazioni :
1896. Settembre 12. co = 40° B = — 2°. Callottina bo
reale ben terminata, sotto Tempe.
Settembre 17. co = 30°. La nix borea misura 1 / 10 di raggio.
Settembre 22. co =: 240°. Persiste la callotta — 1 / 10 di
raggio.
Settembre 28. co 260° B — 0°. La callottina è limitata
da un tratto oscuro perfettamente separato da Efesto.
Novembre 20. co — 0°. La callottina spicca entro Cydonia
rischiarata.
Dicembre 11. co — 170°. Nix borea sotto la Propontis; cal
lotta sottilissima.
Dicembre 28. co = 0° B — — 6°. La neve boreale resta
visibile anche sotto veli atmosferici che cancellano in Marte
tutto il resto delle macchie.
Dicembre 31. co = 320°. Neve boreale assai lucida, decisa
mente in figura di callottina.
1897. Gennaio 1. Nix borea sotto Ismenio, poco più lucida
di Libia sul lembo.
Gennaio 17. oì = 150° B~ — 7°. La callottina boreale
sembra ridotta a un solo punto lucidissimo.
Febbraio 11. co — 0° B — — 5°. Assai bella e minutissima.
Febbraio 24. co =155°. Callottina nord benissimo visibile,
listata in nero.
Le configurazioni nelle quali le precedenti osservazioni
avvennero, sono così varie, che non mi sembra potersi du
bitare dell’identità della nostra macchia bianca con la vera
callotta nivea boreale.