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79. Con poca inclinazione sul meridiano, un’altra linea
esce dal golfo dei Titani e corre a nord ad incontrare il
Tanais nel punto di coordinate 150° -|- 54°. Anche questo ca
nale era stato scoperto da Lowell nel 1894, ed io lo ritrovai
nel 1896, senza aver la carta dell’astronomo di Flagstaff
sotto gli occhi. La linea è detta Brontes, e figura in parecchi
miei disegni, dal dicembre 11 in poi.
Quantunque il Titano forse piuttosto largo nella sua
estremità superiore, pure non l’ho . mai veduto confondersi
col Brontes, tanto ad esso vicino. La sua massima evidenza
la raggiunse il Brontes nelle ultime sere del febbraio, tanto
ricche di apparizioni lineari sopra il disco di Marte.
80. Il Gigas fu, nell’opposizione del 1896, non meno fa
cile del Titano, e le sue osservazioni cominciarono fin dal
19 giugno, allorché il disco non misurava ancora 7". Il 6 set
tembre mi sembrò piuttosto allargato: nel suo punto d’in
contro col Sirenio vidi, in quel giorno, un piccolo nucleo
d’ombra. In dicembre, malgrado che il disco fosse nella sua
massima ampiezza, il Gigas sembrava sottilissimo e non
potei rivedere il punto ombroso nell’incontro col Sirenio.
Dicasi lo stesso per le osservazioni di gennaio. Il 24 feb
braio, ridotto il diametro del disco alla metà del valore che
aveva avuto in dicembre, il Gigas era novamente largo,
specialmente nel tronco interposto fra il golfo dei Titani e
il Nodus Gordii. In questo stesso tronco mi parve anche di
riconoscere un principio di geminazione, mentre l’altra parte
del canale, dal Nodo al Ceraunio, sembrava mantenersi sot
tile come era stata in dicembre.
81. Tamyras, Eumenide e Gigas non furono altrimenti
visti che sotto figura di linee rette. I tre punti d’interse
zione di tali linee individuano una piccola superfìcie che
gode in alto grado della più volte menzionata proprietà di
esser chiara presso la culminazione ed oscura nelle posizioni
eccentriche. Questa piccola area è assai probabilmente il
ISTodus Gordii di Schiaparelli e le mie osservazioni, ad essa
relative, sono le seguenti: