140 ORIGINE DEL SISTEMA PLANETARIO ELIOCENTRICO
samente esposta in entrambe le ipotesi, e con prolissità assai
maggiore del necessario si dimostra (probabilmente sulle tracce
d’Ipparco) che l’una e l’altra conducono a risultamenti identici.
Per la Luna e per i cinque pianeti, l’identità dei risultati
dati dalle due ipotesi è affermata ripetutamente, ma non pro
vata. Fin dal principio egli comincia (fi col dire, che... « qua-
« lunque forma si voglia adottare, i fenomeni saranno salvi;
« e si dimostrerà, essere vana la dissensione dei matematici,
« dei quali alcuni dicono, gli astri erranti muoversi soltanto
« per eccentrici, gli altri invece volendo, che si muovano in-
« torno al centro stesso dell’universo ». Segue una lunga serie
di dimostrazioni, tutte concernenti il problema noto d’Ipparco,
del rappresentare l’anomalia del Sole, sia con un epiciclo, sia
con un eccentro fisso. Fatta vedere, per questo caso del Sole,
l’identità degli effetti nelle due ipotesi, continua (2): « Le me-
« desime cose si dimostrano anche per gli altri erranti; eccet-
« tuato soltanto questo, che il Sole nell’una e nell’altra ipotesi
« le ripete sempre (ad ogni periodo), perchè per esso i tempi
« delle restituzioni di longitudine, di latitudine, di altitudine,
« e di anomalia dai più son stimati uguali, ciascuno di 365 1 / i
« giorni... Ma per gli altri erranti ( 3 ) variando molto i tempi
« suddetti, e per gli uni più, per gli altri meno, le apparenze
« di ciascuno riescono più variate e mutevoli, tanto nell’ una
« che nell’altra ipotesi »... Dimostrato poi il modo con cui,
e coll’eccentrico e coll’epiciclo si rende conto delle massime,
medie e minime distanze del Sole dalla Terra, procede cosi ( 4 ):
« Per gli altri pianeti, siccome essi fanno in ogni parte
« dello Zodiaco le loro massime, minime, e medie distanze, e
« così pure le loro massime, minime, e medie velocità (appa-
« renti, diremo così). Se dal centro T del mondo, con raggio
« TK, s’intenda descritto il circolo RKP concentrico al mondo,
« ed uguale all’epiciclo dell’ altra ipotesi ; e si supponga rivol-
« gersi intorno al centro T, portando seco in giro il centro Iv
« dell’ eccentrico, con moto contrario a quello (diurno) del
« mondo, facendo un certo periodo rivolutivo; se inoltre met-
« tiamo che l’eccentrico ELYX si rivolga, secondo un altro
(fi Thkonis Smyrn/EI, Astron., ed. Martin, eap. XXVI, p. 220.
O Ibid., cap. XXVII, p. 258.
( 3 ) Ibid., cap. XXVIII, p. 262.
(fi Ibid., cap. XXX, p. 270.