152 ORIGINE DEL SISTEMA PLANETARIO ELIOCENTRICO
delle orbite dei cinque pianeti, e facciam pure muovere intorno
ad esso la Terra colla Luna, abbiamo il sistema di Copernico.
Quest’ ultima ipotesi dovette senza dubbio parere molto ardita
ai Greci di quel tempo, come quella che includeva la circola
zione della Terra intorno al centro dell’universo; ma una tal
circolazione non era idea interamente nuova, e qualche cosa
di simile già era stato proposto da Filolao. Questo nuovo grado
nella scala delle deduzioni non era dunque tanto difficile ad
essere superato; e lo fu infatti ancora vivente Braclide Poli
tico. Egli stesso ce ne dà la notizia in un passo de’ suoi scritti,
sventuratamente troppo breve, che per caso singolare ci è stato
conservato, e che costituisce uno dei più importanti documenti
nella storia dell’ antica astronomia.
87. Il passo è riferito da Gemino nel medesimo estratto,
che del suo commento alla Meteorologia di Posidonio ci è stato
conservato da Alessandro Afrodisiense e da Simplicio; e che
per intiero riportiamo nell’Appendice posta in line della pre
sente memoria. Già due volte ne abbiam fatto uso (§§ 10, 23);
pure l’intima connessione che hanno tutte le idee esposte nel
medesimo rende necessario di considerarlo ancora una volta
nel suo complesso, al (ine di poter penetrare esattamente nel
senso della parte che concerne Braclide Politico. Il discorso di
Gemino si aggira intorno al diverso ufficio, che le speculazioni
tìsiche da una parte, e le ricerche matematiche dall’altra, hanno
nello studio della Natura. Secondo Gemino (il quale probabil
mente qui rispecchia idee di Posidonio), « appartiene alla teoria
« fisica il ricercare 1’ essenza, la potenza, la qualità, la gene-
« razione e la corruttibilità del cielo e degli astri tutti. Invece
« 1’ astronomia non si occupa di queste cose, ma specialmente
« ricerca le figure, le grandezze e le distanze della Terra,
« della Luna, del Sole; le eclissi e le congiunzioni dei corpi
« celesti, le qualità e le quantità dei loro movimenti; per le
« quali investigazioni le occorre l’aiuto dell’aritmetica e della
« geometria. Ma sebbene il fisico e 1’astronomo abbiali comuni
« molti oggetti di ricerca (per esempio la grandezza del Sole
« e la sfericità della Terra), non seguono però la medesima
« via... Quello infatti dimostra principalmente le cause e le
« potenze efficienti; questo, incapace di sollevarsi alla contem-
« plazione dell’ essenza delle cose, si limita a dimostrarne le
« circostanze esteriori ». — Gemino prende quindi 1’ esempio
dell’anomalia nel moto del Sole, della Luna e dei pianeti; e