Full text: Scritti editi (Parte 1, Tomo 2)

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ORIGINE DEE SISTEMA PLANETARIO ELIOCENTRICO 
infatti a questa rotazione si congiunga la quiete del Sole, si 
avrà una spiegazione sufficiente (se non completa) ( J ) del corso 
apparente diurno del Sole. Una simile interpretazione, singolare 
a dirsi, è pure stata accettata dal Boeckli ( 2 ), il quale cerca di 
appoggiarla con certe sue sottili e dotte riflessioni. Ma nessun 
ragionamento potrà persuaderci, che Eraclide Pontico abbia 
designato il corso apparente diurno del Sole col nome di Jtepì 
tòv fjliov dvcop.ctÀiu. Allora, come adesso, anomalia nel senso 
astronomico significava ineguaglianza, difetto d’uniformità; 
invece il moto diurno del Sole era considerato come di uni 
formità assoluta; e tale certamente supponeva Eraclide che 
fosse il moto rotatorio della Terra. 
42. Il Bergli ( 3 ) non ha accettato questo modo di vedere, 
e con ragione. Per lui l’anomalia di Eraclide appartiene al 
Sole, e deve riferirsi al moto di questo lungo l’eclittica; il 
quale si sa essere ora più ora meno veloce, ed è quello a cui 
si deve l’ineguale durata delle quattro stagioni, già scoperta 
cent’anni prima da Eutemone. Eudosso non l’avea voluta 
ammettere; ma Callippo, contemporaneo di Eraclide, la con 
fermò con osservazioni molto più esatte di quelle di Eutemone, 
ed anche aggiunse due sfere alle sfere omocentriche solari di 
Eudosso, per renderne ragione ( 4 ). Quest’ idea, che già prima 
del Bergk aveva adottata H. Martin, seduce a primo aspetto, 
e la supposizione che si tratti di un’anomalia propria al corso 
del Sole, può sembrare a molti la più semplice e la più natu 
rale. Nè dal punto di vista storico esiste alcun motivo di ne 
gare, che di tale anomalia qualche notizia potesse essere giunta 
anche ad Eraclide Pontico, sebbene in generale di simili mi 
nuzie si curassero più i matematici che i filosofi, e 1’ esempio 
di Eudosso potesse anche trattenere questi ultimi dall’appro 
vare una tale novità. — Ciò che rende inaccettabile 1’ inter 
pretazione è, che con essa dalle parole di Eraclide non si può 
ricavare senso plausibile alcuno, se dal puro significato gram 
maticale delle parole si voglia passare al fatto astronomico, 
che quelle parole sono destinate ad esprimere. Non occorre 
(') Non completa, perchè la rotazione diurna apparente del Sole non 
segue sempre un parallelo celeste, a causa del moto in declinazione. 
( 2 ) Ueber das kosmische System des Platon, pp. 135-140. 
( 3 ) Fünf Abhandlungen, etc., p. 151. 
(b Vedi per questo le mie Sfere omocentriclie d’Eudosso, ecc., pp. 82-84 
del presente tomo.
	        
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