Full text: Scritti editi (Parte 1, Tomo 2)

CON SIDERAZIONI 
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Qui però non è neppur necessario ricorrere all’ ipotesi, che 
Seneca abbia errato nell’identificazione degli astri da lui no 
minati: la osservazione da lui citata ha potuto esser esatta, e 
Sirio tuttavia bianchissimo. Supponiamo infatti, che una per 
sona pratica del cielo abbia fatto vedere gli astri a Seneca in 
un momento, in cui Marte e Giove essendo alti nell’emisfero, 
Sirio fosse basso ed immerso nei vapori dell’orizzonte. In con 
seguenza del noto fatto dell’assorbimento atmosferico, in virtù 
del quale il Sole e la Luna e le maggiori stelle appaiono rosse 
al levare ed al tramonto, Sirio poteva benissimo in quell’istante 
apparire più rosso di Marte e di Gfiove: ed indurre cosi Seneca 
ad una conclusione, alla quale non sarebbe mai giunto un 
osservatore avvezzo a considerare Sirio in tutte le posizioni 
che può prendere, e quindi anche presso la culminazione (*). 
1Y. ALTEE AUTORITÀ. 
Dopo aver riferito e discusso le testimonianze di carattere 
affermativo che hanno dato luogo alla presente questione, dob 
biamo pur tener conto di altre, che tenderebbero a risolverla 
nel senso negativo. Non si può aspettare che queste siano 
molte e molto decisive; se infatti Sirio non si differenziava 
pel colore dal più delle altre stelle, quale motivo poteva spin 
gere uno scrittore ad affermare che una differenza non esisteva? 
Soltanto di eccezioni rare e notevoli si può aspettare, in questo 
genere di cose, una menzione speciale. 
1. Il già citato scrittore d’astrognosia Giulio Igino ( 2 ), par 
lando della costellazione del Cane maggiore, dice: Ganis habet 
in capite stellavi alteravi, quavi Isis suo nomine statuisse existi- 
matur, et Sirion appellasse propter flammae candorem ; quod 
eiusmodi sit, ut praeter ceteras lucere videatuv. Itaque quo magis 
eam cognoscerent, Sirion appellasse. Ecco uno scrittore, il quale 
è probabile consacrasse qualche studio alle costellazioni, affer- 
con un globo, che al tramonto delle Plejadi tanto i Pesci zodiacali, quanto 
il Pesce australe e (se si vuole chiamarla anche un Pesce) la Balena, sono 
tutti nascosti sotto 1’ orizzonte. 
(i) Il fatto della colorazione rossa degli astri maggiori presso l’oriz 
zonte non era totalmente ignoto agli antichi. Plinio ( Hist . Nat., II, 18): 
Color Solis, quum oritur ardens: post, radians. 
(-) Poet. Astronomi con, libro II, c. 35, p. 74, ed. Bunte.
	        
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