Full text: Scritti editi (Parte 1, Tomo 2)

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LE SFERE OMOCENTRICHE 
la citazione del testo più volte nominato di Aitalo ( 1 ). Ora in 
questo luogo Ipparco confuta l’opinione di Attalo, che i circoli 
celesti possano avere una larghezza finita, e ciò fa con ragioni 
astronomiche. Parimenti dimostra, con varie citazioni di Arato, 
che questo poeta non aveva quell’opinione. Ma che da tali 
ragionamenti di Ipparco risulti qualche cosa relativamente ad 
Eudosso, come tenta mostrare il Lepsius (p. 204), è quanto non 
saprei vedere. La teoria della nutazione solare non implica 
alcuna larghezza finita dell’eclittica, come non l’implica il 
movimento della Luna e degli altri pianeti in latitudine. In 
essa teoria il circolo descritto dal Sole è un circolo matematico, 
sebbene mobile di posizione. Onde, dato pure che Attalo citasse 
a torto Eudosso come fautore della larghezza finita dei circoli 
celesti, nulla ne deriverebbe, nè prò nè contro, nella questione 
che ci occupa. 
Lepsius non può credere, che Eudosso abbia voluto intro 
durre una sfera per ispiegare una aberrazione così poco sen 
sibile, coni’ è quella a cui accennano le parole dell’ Enoptro, 
mentre altre ineguaglianze assai più rilevanti furono da lui 
neglette. Ma dal momento che Eudosso ammetteva una devia 
zione del Sole dall’ eclittica, questa deviazione, grande o pic 
cola, reale od immaginaria che fosse, egli era obbligato a 
comprenderla nelle sue ipotesi matematiche. Altre assai mag 
giori ineguaglianze (p. e. l’eccentricità dell’orbe lunare) non 
furono da lui introdotte, perchè le osservazioni imperfettissime 
di quel tempo non le aveano ancor manifestate. Nella storia 
dell’astronomia occorrono molti esempi consimili di minuzie 
puramente immaginarie tenute in calcolo, mentre si neglige 
vano fenomeni reali, di molto maggior entità. Addurrò soltanto 
la trepidazione delle fisse e la nutazione dell’asse terrestre , se 
condo Copernico. 
Ponderata ogni cosa, sembra al professor Lepsius che la 
minor somma di difficoltà stia nella supposizione, che Eudosso 
abbia ricevuto dall’Egitto la precessione non solo, ma anche 
la teoria delle sfere omocentriche; che nello studiarla egli non 
si sia reso conto esatto delle funzioni della terza sfera solare, 
la quale gli Egiziani avrebbero appunto incaricato di produrre 
la precessione; e che Eudosso medesimo, o gli espositori delle 
t 1 ) Petavii, Uranologion, p. 199.
	        
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