Full text: Esposizione del metodo dei minimi quadrati

danno, v=l, v' = v 1 
dell’errore medio sarà 
Quando il numero delle equazioni è uguale a quello delle inco 
gnite, le equazioni sono rigorosamente sodisfatte e le quantità 
a, a', a", ec. saranno nulle; d’altra parte essendo ™ = p, il deno 
minatore del valore di p- sarà anche uguale a zero, sicché si avrà : 
e deve essere così, poiché se il numero di equazioni è quello 
strettamente necessario per la determinazione delle incognite, 
non si ha controllo e non si può avere alcun criterio per giu 
dicare della bontà del resultato. 
XXXII 
CLo 
gA) ■ 
I coefficienti delle equazioni normali (3 b5s del § XXVI) sono 
costituiti da somme di quadrati e di doppi prodotti dei coeffi 
cienti delle equazioni lineari che si devono risolvere. 
Così si ha : 
U M 
(ac) = ac -b old -+- a"c" ■ 
(aa) =aa- 
(ab) = ab ■ 
■ala 
db'- 
a a 
■ d'b" 
iti 
ti 
(al) —alH- di' -h a'T 
■)■ 
Il numero dei coefficienti (aa), (ab), (ac) ec., lo abbiamo 
visto al § XXVIII, è 
P(p-h3) 
2 ’ 
essendo p il numero delle incognite. 
Tali coefficienti si possono ottenere con un metodo relativa 
mente speditivo suggerito da Bessel. 
Infatti, i simboli (ad), (bb), (cc) ec. esprimono somme di 
quadrati i quali si possono avere da tavole abbastanza estese 
che contengono i quadrati dei numeri.
	        
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