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angolo ; cioè spostando, ad ogni coppia di misurazioni
coniugate, l’origine della graduazione rispetto al mi
croscopio (reiterazione delle misure).
S 38. - Metodi di misurazioni per gli angoli.
Abbiamo veduto come si eliminano gli errori deri
vanti dalla residua scorrezione dello strumento, im
piegando la regola diBessel; come del pari si annulli
quello di eccentricità dell’alidada con le doppie let
ture agl’indici opposti, e finalmente come si attenui
l’errore di graduazione con la ripetuta misurazione
dello stesso angolo su zone differenti del lembo gra
duato.
Restano a considerarsi ancora altre cause, che sono
fonti di errori casuali, de’ quali bisogna tener conto.
Detti errori sono:
1. ° Errore di graduazione del lembo, del qual« 1
abbiamo già parlato, ma che fa parte però degli er
rori casuali.
2. ° Errore di lettura.
3. ° Errore di collimazione.
4. ° Errore dipendente dallo stato dell’atmosfera.
Diremo subito che il carattere di casualità, il quale
distingue questi errori, implica il fatto ch’essi possano
indifferentemente aver luogo in un senso o nel senso
opposto, c perciò sono considerabili come quantità al
gebriche capaci del doppio segno.
Da qui deriva che, se la stessa misurazione si ripeto
più volte, in ciascuna di esse le cause predette non
possono sempre influire nello stesso senso e perciò
risulta assiomatico il principio seguente : il valore de
dotto dalla media di un numero di misurazioni sin
gole, si avvicina 'più al vero, di quello che non lo faccio
ciascuna misurazione isolata.