di Campalfìco (Tav. I), presso il quale il piano stradale aveva una pendenza superiore
al 2 °/ 0J limite concesso dalle scalette delle livelle dell’apparato di misura, si dovette
costruire un piccolo rilevato.
Per rendere visibili gli estremi fu innalzato sopra ciascuno di essi un segnale di
legno di forma piramidale terminante con un ometto spostabile in due direzioni orto
gonali, in modo da poterlo facilmente centrare sulla verticale dell’estremo (Tav. Y).
Ultimata la misura della base, vennero protette le piastrine mediante solidi co
perchi di pietra.
Presso ogni estremo, verrà quanto prima eretto un segnale in pietra da taglio
(Tav. IV, fig. l a ) che ne indichi la posizione ed a ricordo della misura eseguita.
V.
Misura della base.
Il metodo di misura non differì sostanzialmente da quello seguito nelle altre misure
di basi ; il personale addetto era distribuito in modo che le letture dei cunei e delle
livelle venivano fatte sulle spranghe di coda due volte ed indipendentemente da due
operatori, quando già erano collocate a posto tutte e quattro le spranghe e, regolando
convenientemente gli intervalli fra le medesime, si procurò sempre che 1’ estremo del-
1’ ultima spranga venisse a cadere sull’ estremo del tratto stesso.
Ogni tratto fu misurato due volte, una in andata e 1’ altra in ritorno, ad eccezione
del primo tratto che fu misurato tre volte. (')
L’ apparato di Bessel fu impiegato colle modificazioni apportatevi dal compianto
colonnello Maggia; ( 2 ) solo si ritenne più conveniente, per 1’ allineamento delle spranghe
di servirsi unicamente di due teodoliti Starke che, per cura di due operatori, venivano
alternativamente situati in avanti sull’allineamento, a distanze successive di 200 m. circa.
Questa operazione, che esigeva una pronta e continua comunicazione fra gli operatori
che collocavano le spranghe e quelli che stavano ai teodoliti, fu resa possibile dall’ im
piego di telefoni da campo, collegati da filo volante ; gli stessi telefoni furono pure
con molta utilità impiegati nelle operazioni preliminari.
Le proiezioni a terra degli estremi delle spranghe, al principio ed alla fine della
misura d’ ogni tratto, si ottennero speditamente mediante un teodolite Starke perfet
tamente corretto, collocato nel piano verticale condotto per 1’ estremo normalmente
all’ allineamento ed alla distanza da questo di 15 m. circa (Tav. Y).
Le operazioni di misura, iniziate il 4 Giugno 1895, furono ultimate il 29 dello
stesso mese.
(') La prima misura di questo primo tratto fu eseguita a titolo di prova; essendo però risultata paragona
bile colle altre si tenne conto anche di essa nel calcolo.
( 2 ) V.' pubblicazioni dell’Istituto Geografico Militare: Misura delle basì del Ticino c di Osi cri, parag. 3°,
pag. 10 e seg. Firenze, 1895.