zo, francese già movevasi dalla Provenza verso il Rossiglione. Pertanto
aia egli, ricevute alcune istruzioni, fu avviato rapidamente verso quei
luoghi, ove giunse appena in tempo per chiudersi in Perpignano ed
poi intensificarvi la sistemazione delle opere difensive, quando il delfino
ora di Francia nel 15 42 iniziava l’attacco della piazza. Questa operazione
prne bellica non riuscì favorevole ai Francesi, che furono valorosamente
tra controbattuti e obbligati a ritirarsi, tuttavia essa valse a dimostrare
il pericolo cui erano esposte le piazze di quella frontiera specialmente
ese in relazione alle loro condizioni difensive poco soddisfacenti a causa
‘no delle vecchie e deboli mura, che le cingevano.
Allora l’imperatore venne nella decisione di affrontare uno stu-
pi- dio organico della difesa di quella zona e, cessata la guerra, nel
ale 1554 fece convocare dal marchese di Aguilar, capitano generale della
— Catalogna, una commissione di tecnici che si riunirono in Batrcel-
era lona per prendere in esame il problema suddetto con particolare
io, riguardo alla sicurezza di Barcellona e delle piazze situate sulla strada
bo lungo mare, che da questa città va a Perpignano, cioè Rosas, Colibre
ne, e qualche altra. A tale riunione presero parte il tenente capitano gene-
ver rale delle artiglierie Luigi Pizzano, il colonnello delle truppe tedesche
rte di presidio in Barcellona, l’ingegnere da Ravenna e alcuni altri; essi
liti discussero lungamente, compilarono una relazione e si sciolsero. Il
te- da Ravenna ritornò in Perpignano, ove i lavori richiedevano la sua
un presenza. Qui restò, sempre completando e ‘perfezionando quelle
opere di difesa, finchè per il lungo permanere tra la polvere della
re calce infermò gravemente negli occhi, divenne cieco e, dopo 41 0
po 42 anni di ininterrotto servizio per la Spagna, nel 1555 motì.
te- Come scrive il colonn. D. Josè Sans: “ il nostro ingegnere con-
ta- corse nella costruzione delle fortificazioni di Fuenterrabia e di San
41 Sebastiano e progettò il castello di Villalpando,*” però l’opera sua
e- principale fu la trasformazione delle difese di Perpignano, la quale
ito gli assicura un posto particolarmente onorevole tra gli ingegneri che
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