Full text: Saggio sulla Storia generale della Matematiche (Tomo Secondo)

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« nazione de’ nostri padri , essi sembrano 
« averci aperta la strada per arrivare ad una 
« cognizione della natura , mollo più grande 
« e perfetta eh’ essi non Iranno avuta. Ma a 
« vergogna delle nostre scienze, quest’inven- 
« zione sì utile e sì maravigliosa non è stala 
« primieramente trovata die per 1 esperienza, 
« ed a caso . Sono circa treni’ anni die un 
« uomo , Giacomo Mezio , della città d Ale- 
« mar in Olanda , uomo die non aveva mai 
« studiato , sebbene avesse un padre ed un 
« fratello che hanno fatto professione delie 
« matematiche , ma che prendeva particolar- 
« mente piacere a fare degli specchi e delle 
« lenii ustorie, componendo anche d’inverno 
a con ghiaccio, come ha mostrato 1’ esperienza 
« potersi fare avendo in questa occasione dei 
« vetri di diverse forme, si avvisò per buona 
« sorte di riguardare a traverso di due , uno 
« de’ quali era un po' più grosso nel mezzo 
« che alle estremità , e 1’ altro al contrario 
« era più grosso nelle estremità che nel mez- 
« zo , e gli applicò così felicemente ai due 
« capi d’ un tubo , che in tal modo fu com- 
« posto il primo cannocchiale di cui parìia- 
« ino ; e soltanto sopra questo modello sono 
« stati fatti tutti gli altri che si sono ye- 
dati , ec. »
	        
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