Full text: Saggio sulla Storia generale della Matematiche (Tomo Secondo)

2C.B 
Altri raccontano che i figli tT un occhia 
laio di MideEburgo in Zelanda, di cui s’igno 
ra il nome , giuncando nella Bottega dei pa 
dre , rilevarono che (piando mettevano uno 
avanti ì altro due vetri d’occhiali , e che 
guardavano a traverso la banderuola d’un. 
campanile vicino, lo vedevano più grosso dei 
solito ; che il padre colpito di questa singo 
larità f si avviso di accomodare due vetri so 
pra una tavola , con fissarli da principio per 
mezzo di due cerchi d’ottone , che si pote 
vano avvicinare o allontanare ad arbitrio ; e 
che con questo soccorso si vedeva meglio e 
più. lontano : che in seguito si verme grada 
tamente a collocare i vetri in un tubo , ed a 
formare il telescopio > ec- Altre opinioni vi 
sono ancora sopra l’origine del telescopio : 
io non istarò qui a riferirle , ma mi conten 
terò d’ osservare die ìa testimonianza d’ un 
nomo come Cartesio , a favore di Giacomo 
Mezio , deve essere del maggior peso. La 
pretensione degli Italiani che hanno cercata 
di attribuire la prima invenzione del telesco 
pio a Galileo , non c sostenibile : perciocché 
Galileo racconta egli medesimo che essendo 
in Venezia quando sì diffuse il primo remo 
re di questa scoperta , egli aspettava lette 
re da Parigi , per assicurarsi della maraviglia
	        
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