in generale non sarà magico, ma die pò-
tra esserlo , scegliendo convenevolmente il
quadrato magico primitivo . Frenicle insegna
ii modo di tare questa scelta . Gol suo meto
do , levando un circuito d’un quadralo ma
gico , ed anche qualsivoglia circuito , quando
ve nè abbastanza per tal effetto , o dualmen
te più circuiti ad un tempo , il quadrato ri
manente è ancora magico . Egli inverte altre
sì questa condizione : fa in modo die un
certo circuito , preso ad arbìtrio , o più cir
cuiti sieno inseparabili dal quadrato , cioè a
dire , die esso cessi di essere magico , se
vengono tolti , e viceversa , se ne vengono
tolti degli altri .
Poignard, canonico di Brusselles, pub-
Idicò, nel iyo3, un libro sui quadrati ma
gici , nel quale fa due innovazioni die abbel
liscono ed estendono questo problema. i.° in
vece di prendere tutti i numeri di’ empiono
ini quadrato , per esempio , i 36 numeri con
secutivi die empirebbero tutte le cellette del
quadrato naturale , il cui lato fosse 6* , egli
prende solamente tanti numeri consecutivi
quante sono le unità nel lato del quadrato ,
cioè a dire nel caso presente 6 numeri ; e
questi 6 numeri li dispone per modo , nelle
36 cellette, ebe nessuno sia ripetuto due voi-