La quantità 2 pN seni 77 s * r if ei> i sce punto A di latitudine q>. Il
denominatore cos e comune ai valori di X ed Y può considerarsi
eguale all’unità nella maggior parte dei casi che occorrono in
pratica. Nel caso più sfavorevole rispetto all’azimut, cioè quando
z = 45° e per una distanza s di 500 chilometri si avrà
cos e = 9,9999999.
Le formole adunque da adoperarsi per il calcolo delle coordi
nate X, Y in funzione di s e z, sono le seguenti :
X = s sen (z — e)
Y = s cos (z — 2 e)
s 2 sen z cos z
6 — 2p N sen 1"
Le formole precedenti (3) sono più che sufficienti per il calcolo
delle coordinate rettangolari. Ove mai sia necessario ricorrere ai
termini del quart'ordine per il calcolo degli eccessi parziali con
venienti a ciascun angolo del triangolo ABC, si adopereranno le
note formole
201+ p + T 4
[a + 2(5+r4
W + 7c 2 + a 2 1
30 p 2 N 2 J
7a 2 + le 1 4- 6 2 "1
30 p 2 N 2 J
€ 3 — C — C*
Oo
12
a + 3 + 2r
7 a 2 + 76 2 + c 2 “
30 p* N 2
nelle quali A*, B* C* sono gli angoli del triangolo rettilineo avente
i medesimi lati a, b, c del triangolo sferoidico ABC; cr 0 è l’area del
triangolo rettilineo; a, 3, y sono le curvature dell’ellissoide ai
vertici A, B, C.
Nel caso, che stiamo considerando, si ha con sufficiente appros
simazione
<J. = + = X* + Y>
fi = y = a
— 2 e 2
~ sen 2qp m
rm
(p m è il raggio di curvatura del meridiano alla latitudine