XC1I. - 13 MAI 1658.
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nostra Patria, non si stimarebbe vanità in me s’io mi attribuissi lo
scriver correttamente in Inglese. E quando io feci il primo disegno
di questo discorso, godevo di tranquillità assai per spiegar con mag
gior chiarezza ciò che voleva dire, essendo che lo feci nello spazio di
quelli quasi dui anni ch’io fui continuamente su’l mare : durante il
quale è ben vero che quasi ogni giorno ebbi occasione di prepararmi
a combattere con la mia flotta (essendo nel mar Mediterraneo circon
data dalle forze Francesi e Spagnuole ( l ), con chi avevamo allora
guerra, e anche dalle Yineziane), nientedimeno mi avvanzava tanto
tempo, che se non fosse stato che per evitar il tedio (ancorché il
comando del Re fu il mio primo motivo), mi accingevo ogni giorno
con premura a metter qualche cosa in carta, di modo che posso con
ragione dire come quel più dotto e gentil cavagliero di tutta la nazion
Gastigliana e prcncipe de’ loro Poeti, Garcilasso de la Yega (■) :
Entre las armas del sangriento Marte
Hurtè del tiempo està breve soma,
Tornando bora la spada, bora la piuma.
Ma poi che lei si degna voler veder de i meschini parti del mio ste
rile ingegno, ho volsuto farle parte ancora d’un altro trattaticiuolo che
ho composto intorno all’ infallibilità della Religione Gatolica, per dar
soddisfazione a un’ de’ maggiori gcnii eh’ io abbia mai conosciuto, e
che finalmente l’ha convinto ( 3 ). Perchè lui non si contentava di con
siderar Iddio come un Legislatore, che volesse dimostrare il suo potere
con dar premii o pene secondo una volontà imperiosa, senza motivo
ragionevole fondato in natura, c però bisognò penetrar nella Filosofìa
(>) Los croisières do Digby dans la Méditerranée avec deux bâtiments armés en course
remontaient à 1628.
( 2 ) Ces vers se trouvent dans l’Églogue III. Digby supprime entre le premier et le
second le vers suivant :
Do apenas hay quion su furor contrasle
(Obras de Garcilaso de la Fega illustradas cou notas. En Madrid, MD CC LXXXV1II,
P- )•
( 3 ) « A Discourse concerning Infallibility in Religion, written by sir Kcnelme Digby
to tbc Lord George Digby, eldest sonne of tbe Earle of Bristol ». Paris, 1662,
in-i2.