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La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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Public Domain Mark 1.0. You can find more information here.

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Bibliographic data

fullscreen: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

Multivolume work

Persistent identifier:: 883969076

Title:: Astronomische Arbeiten

Year of publication:: 1908

Place of publication:: Wien

Publisher of the original:: Druck der Kaiserlich-Königlichen Hof- und Staatsdruckerei

Identifier (digital):: 883969076

Language:: German

Document type:: Multivolume work

Volume

Persistent identifier:: 883813777

Title:: Polhöhen und Azimuthmessungen auf den Stationen: Brasó, Cste, Dubica, Hum, Kloster Ivani, Krimberg, Lagerdorf, Opina, Peterwadein, Serajevo, Segenthau, ibenica

Scope:: VI, 461 Seiten

Year of publication:: 1908

Place of publication:: Budapest

Publisher of the original:: Gedruckt in der Königlich Ungarischen Staatsdruckerei

Identifier (digital):: 883813777

Illustration:: Diagramme

Reihe:: Publicationen für die internationale Erdmessung. Die astronomisch geodätischen Arbeiten des kaiserlich königlichen militärgeographischen Instituts in Wien (22. Band)

Signature of the source:: Md. 9601(22)

Language:: German

Usage licence:: Public Domain Mark 1.0

Editor:: Kaiserlich-Königliches Militär-Geographisches Institut

Publisher of the digital copy:: Technische Informationsbibliothek Hannover

Place of publication of the digital copy:: Hannover

Year of publication of the original:: 2017

Document type:: Volume

Collection:: Earth sciences; Geography

Chapter

Title:: [Station] Brassó in Ungarn.

Document type:: Multivolume work

Structure type:: Chapter

Contents

Table of contents

Storia dell'arte italiana
La pittura del Trecento e le sue origini (5)
Cover
Title page
Title page
Title page
INDICE
INDICE NEI LUOGHI
INDICE DEGLI ARTISTI
ERRATA-CORRIGE.
Title page
I. Pittura su tavola nel secolo XIII - I Crocefissi romanici del secolo XII e del principio del XIII - Trasformazione del Crocefisso dalla metà alla fine del secolo XIII - Le imagini della Vergine - Madonne di Guido da Siena e di Coppo di Marcovaldo - Madonne di Cimabue e la Madonna della cappella Rucellai in Santa Maria Novella - Paliotti d’altare, ancone, dittici e polittici, dossali d’altare, tavole funerarie, altari portatili, ritratti di San Francesco, tavolette della Biccherna.
II. L'arte pittorica nel Dugento in Roma e la sua diffusione - Affreschi bizantini a Grottaferrata - Affreschi di Santa Maria Maggiore - Pietro Cavallini a San Paolo fuori le Mura e ad Assisi - Musaici del Cavallini a Santa Maria in Trastevere - Affreschi di Pietro Cavallini a Santa Cecilia in Trastevere e a Santa Maria Donna Regina a Napoli - Seguaci del Cavallini - Fioritura pittorica romana: Jacopo Torriti, il Rusuti, Cosma ll, Giovanni di Cosma e Cònsolo - Cimabue a Roma e ad Assisi - Musaici nel Battistero di Firenze, nella cattedrale di Pisa, nella basilica di San Miniato - Gaddo Gaddi - Le storìe di San Francesco nella basilica superiore d’Assisi e gli inizî di Giotto - Giotto a Roma, il suo musaico della Navicella, i suoi affreschi a San Giovanni Laterano e in San Pietro.
III. Giotto a Firenze al principio del secolo XIV - L'opera di Giotto a Padova nella cappella degli Scrovegni; le storie della Vita de' genitori della Vergine, di Maria e di Cristo; le allegorie delle Virtù e dei Vizi; il Giudizio Universale - Supposte peregrinazioni di Giotto - Suo ritorno a Firenze verso il 1312 - Lontananza di Giotto da Firenze nel 1317 - Pitture di Giotto in Santa Croce a Firenze nelle cappelle Bardi, Tosinghi e Spinelli, Peruzzi - Pala d'altare per San Pietro eseguita intorno al 1320 - Giotto ad Assisi e suoi affreschi nella cappella della Maddalena - Giotto a Napoli presso Roberto d’Angiò - Giotto a Firenze capomaestro dell'Opera del Duomo - Pitture nel palazzo del Podestà - Giotto a Milano - Sua fine nel 1337.
IV. La scuola di Giotto. ll maestro della cappella di San Niccolò ad Assisi. Il pittore del braccio destro della crociera e delle vele nella basilica inferiore d’Assisi. Il maestro della "Santa Cecilia" della Galleria degli Uffizî - Puccio Capanna - Stefano - Maso di Banco - Pacino di Bonaguida - Bernardo Daddi - Taddeo Gaddi.
V. L'arte pittorica a Siena - Duccio di Boninsegna - Suoi seguaci: Ugolino, Segna di Bonaventura, ecc. - Simone Martini - Diffusione dell’arte di Simone a Napoli - Lippo Memmi - Pietro e Ambrogio Lorenzetti - Continuatori senesi della maniera di Simone Martini, di Lippo Memmi e dei Lorenzetti.
VI. Altri pittori toscani, umbri, marchigiani del Trecento, Andrea Orcagna e Nardo ar e di Cione; Puccio di Simone, Giovanni del Biondo, ecc. - Andrea da Firenze: sue pitture nel Camposanto di Pisa e nel cappellone degli Spagnuoli in Santa Maria Novella a Firenze. - Agnolo Gaddi, suoi compagni e seguaci. - Francesco Neri da Volterra. - ll Traini e altri pittori pisani e lucchesi. - Lo Starnina, Antonio Vite e il pistoiese Cristiani. - Guido Palmerucci eugubino, Allegretto Nuzi fabrianese e altri marchigiani ed umbri. - I pittori del cappellone di San Nicola a Tolentino. - Jacopo del Casentino e Spinello Aretino. Aiuti e seguaci di Spinello. - Gli inizi dell’arte di Lorenzo Monaco.
VII. Pittori lombardi, veronesi, vicentini, trevigiani, padovani, veneziani, romagnoli, bolognesi, modenesi del Trecento. - Maestri di Lombardia, Giovanni da Milano e i suoi seguaci in Toscana. - Antonio Veneziano in Toscana. Giusto dei Menabuoi fiorentino a Padova. - ll Guariento padovano. - Altri pittori veneziani e veneti. - Pittori romagnoli e emiliani sotto influssi artistici toscani, e i pittori bolognesi. - Barnaba da Modena a Pisa, a Genova e nel Piemonte. Altri maestri modenesi. - Tommaso da Modena a Treviso. - Altichiero e Avanzo veronesi. - Ricordo di pittori d’altre parti d’Italia nel Trecento.
VIII. La miniatura nel Trecento: miniatura bolognese, senese, pisana, fiorentina, umbra, napoletana, milanese, veneziana - Ricami - Stoffe, tappezzerie, tovaglierie - Smalti - Vetrate - Vetri dorati - Primordi della ceramica.
Ne' precedenti volumi dicemmo de' miniatori laici bolognesi che operarono per il celebre Studio, [...]
Mentre la miniatura bolognese s'iniziava, [...]
La miniatura senese, dipendente dalla grande pittura, [...]
Dell'arte del ricamo negli ultimi secoli del medio evo difficilmente possiamo farci un'idea adeguata; [...]
L'uso delle stoffe orientali di lusso, [...]
Quanto alle tappezzerie istoriate, di origine orientale, [...]
Un ramo dell'industria tessile che ebbe pure la sua importanza artistica è quello delle tovaglierie.
Dello sforzo continuo dello smalto a divenire arte a sè, [...]
A riprova del primato senese notisi la scarsità e l'inferiorità dello smalto là dove Siena non giunge.
Le arti minori si collegano strettamente fra loro; [...]
Nel Trecento si usarono anconette e medaglioni di vetro dorato.
Quei bacini e scodelle (i cosidetti piatti votivi), [...]
Cover

Full text

NO Car. = TOO
i Fra tutti pare che i Fiorentini tenessero il primato in
tal periodo, essendo. i loro lavori assai ricercati all’estero,
specialmente in Francia ed in Fiandra. Così sappiamo che
verso il 1378 Giovanni duca di Berry ordinava una gran
tavola d’altare in punto di Firenze, nella quale fosse rappre-
sentata l’/ncoronazione della Vergine con molte altre istorie.
Fu pagata 10,000 scudi e costò circa 28 anni di lavoro,
giacchè nel 1405 non era ancora compiuta, e soltanto nel
1406 potè essere donata alla cattedrale di Chartres cui era
destinata. Doveva essere opera maravigliosa, a giudicare
dalle parole ammirative di tutti gli inventarî nei quali si
trova indicata; in uno del 1682 è detto che le carnagioni
vi erano trattate a punto più fine che il raso. Ridotta in
cattive condizioni, nel 1793 fu bruciata come uno SETACCIO.
Una lontana idea della bellezza di tali lavori di ricamo
italiani della fine del secolo XIV ci può dare un pannello
rappresentante la Crocefissione, già nella collezione Hochon
a Parigi, nel quale sopratutto il drappeggio delle figure è
trattato maravigliosamente con tecnica perfetta; il tipo del
viso della Vergine fa supporre il cartone dovuto ad un buon
scolaro di Simone Martini.° Di stile non molto diverso sono
i frammenti di bande da piviale ora nella collezione Errera,
ai Musei reali delle arti decorative e industriali di Bruxelles. ?
L’uso delle stoffe * orientali di lusso, tanto ricercate nei
secoli XI e XII, non cessò in Italia nemmeno dopo che si
i I DE FAarcvy, op. cit., pag. 55-
n 2 Ip., op. cit., tav. 88.
o i 3 DE FARrcCY, tav. 29 fuori testo ; ERRERA, Op. cit., n. 12. Non sono, come fin qui si
I o > detto, del secolo x111, ma del xIv e ben avanzato. :
° | 4 Bibliografia generale: Fr. MICHEL, Recherches sur le commerce, la fabrication et
ia l’usage des étofjes de soie, d’or et d’argent et autres tissus précieux en Occident, prin-
e cipalement en France pendant le moyen Age, Paris, 1850; CH. DE LINAS, Anciens vétements
sacerdotaux et anciens tissus conservés en France, Paris, 1860; Bock, Geschichte der
i sal liturgischen Gewiùnder des Mittelalters, Bonn, 1871; LABARTE, Histoire des arts indusiriels
ja: Giattiano au moyen àge et à l’époque de la Renaissance, vol. 11, Paris, 1873; DUPONT-AUBERVILLE,
siii L’ornement des tissus, Paris, 1877; LE BRETON, Le tissu ancien à l’exposition de l’ Union
rontrale des arts décoratifs (Gazette des BReaux-Arts, vol. XXVI, 1882); GAY, Glossaire

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venturi, adolfo. La Pittura Del Trecento E Le Sue Origini. Ulrico Hoepli, editore libraio della Real Casa, 1907.

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