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Si ha che
onde
1 l
'n 1 _)_ na & 1 + (n + ì)x 2 ’
1 1
Ul _ T+tf 1 + 2«»
e sommando
w-
_ 1
1 1 + (w — 1) a; 2
1
1 -f- n x 2 ’
S» = l
1
1 + n X 2 '
1
Facciasi tendere n ad oo; se x % 0, lim 5 = 0, e lims M = l;
1 + nx 1 "
se x = 0, s n = 0, e lims„=0; dunque la serie precedente è con
vergente qualunque sia x, e la sua somma è funzione di x che
vale 1 se x % 0, e vale 0 se x — 0.
Se x>0, = e se x = 0, r n =0.
Fissato e piccolo ad arbitrio, e supporremo e < 1, affinchè r n < e,
1 — 6
deve essere n > se x % 0, non essendo n obbligato ad alcuna
condizione se x = 0. Ora se si fa variare x in un intervallo in
modo che i suoi valori non si approssimino indefinitamente a zero,
1 — £ 1 ■ ■ £
ma esista una quantità a tale che x 2 > a 2 , sarà —=- < —¡¡-, e
Car e a 2
quindi se si suppone n > -—sarà anche n > -—^, e r„ < e ;
ecr ex 2
ossia la serie precedente è di convergenza equabile in ogni inter
vallo non contenente il valore 0 all’interno od agli estremi. Se
invece si dànno ad x valori che si possono approssimare quanto
si vuole a zero, la serie non è di convergenza equabile, perchè
1 — c
— r col tendere di a? a zero tende verso l’oo, e perciò non esiste
alcun numero n di cui esso sia sempre minore.