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Divido 20 per 2, ottengo 10; dunque 10 sono i conigli, e 30
le galline.
Tartaglia, libro 17, scrive il nome arabo sotto la forma
Helcataym. Questa regola semplice è ora poco usata, e sosti
tuita col sistema di due equazioni di primo grado.
55. — Antonio dice a sua sorella Maria: io ho tanti fra
telli quante sorelle. Maria risponde: io ho due volte più fra-
t lli che sorelle. Quanti figli e quante figlie in quella famiglia ?
Risposta. 4 maschi e 3 femmine.
58. Gioco. — Di due persone, una dice un numero da 1 a 10,
l’altra aggiunge un numero sempre da 1 a 10, la prima ag
giunge un numero fra gli stessi limiti, e cosi via. Chi prima
arriva a dire 100, vince. Come si fa a vincere ?
Chi primo dice 89, potrà al colpo successivo dire 100; e
per essere certi di dire 89, basta dire 78, 67, 56, 45, 34,23,12,1.
57. — Sonvi 3 persone, e 3 monete, una d’oro, l’altra di
argento, e la terza di rame. Si dànno alle tre persone rispet
tivamente 1, 2, 3 granelli, e sul tavolo se ne lasciano 18. Chi
fa il gioco, va in disparte, e invita le tre persone a prendere
una moneta per uno. Poi si prega colui che ha la moneta di
oro, a prendere tanti granelli quanti ne ha in mano; chi ha
la moneta d’argento ne prenda il doppio di quelli che aveva;
chi ha la moneta di rame, prenda il quadruplo dei granelli
che gli furono dati.
Allora si contano i granelli rimanenti dei 18. Essi pos
sono essere 1, 2, 3, 5, 6, 7, corrispondenti alle 6 permuta
zioni dei tre oggetti.
Questo problema si trova in Tartaglia, libro 16, N. 196.
L’autore dà una regola mnemonica per ricordare la permu
tazione.
Altra ne dà Bàchet, ed un’altra Oughtred, Mathematical
recreations, London, 1653.
Leonardo, pag. 307, espone problemi simili, e ne dà la
soluzione aritmetica, che si può tradurre come segue: