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Sonvi pure regoli, in cui si legge il prodotto di un nu
mero di più cifre per una cifra, senza fare le addizioni. Ve
dasi la mia Aritmetica, ed. Paravia, a. 1902, pag. 20.
§ (3. Moltiplicazione fulminea. — I matematici Indiani,
verso il 600, eseguivano il prodotto di due numeri, anche
senza passare per i nostri prodotti parziali; e chiamarono
questo procedimento « vajràbhyàsa », da « vajra » = fulmine,
e « abhyàsa » = moltiplicazione.
Essa è spiegata da Leonardo e posteriori.
Prendo il primo esempio in Leonardo : 37 X 49. Moltiplico
unità per unità: 7 X 9 = 63. Scrivo 3 unità, e riporto 6 de
cine. Moltiplico unità per decine : 7 X 4 = 28 (decine), cui
aggiungo 6 di riporto, 34; poi decine per unità 3 X 9 = 27,
più 34 = 61. Scrivo 1 decina e riporto 6 centinaia. Infine de
cine per decine 3 X 4 = 12, + 6 di riporto, = 18, che scrivo,
ed ho il prodotto 1813.
Si può procedere da sinistra a destra; se i fattori hanno
molte cifre, Fourier nel 1831,
Cauchy nel 1840, e altri, con- 6 3 7 1
sigliano di scrivere il molti- L 3 0 9 3 6
plicatore sopra una striscia di ¿ 3 0 9 18
carta che, capovolta, si dispone ¿ 3 0 9 5 4
successivamente sotto il mol- LZ 0 9 5 4
tiplicando nel modo indicato ¿309 35
dalla figura. Allora si molti- ¿309 51
plicano le cifre che stanno ¿309
sulla stessa verticale e se ne 6 3 7 1x602 7 = 38398017
fa la somma. Poi si sommano
questi prodotti parziali nel modo indicato dalla figura.
§ 14. — I calcoli sono facilitati da tavole numeriche. La
più semplice è la tavola di moltiplicazione di due cifre. Essa
dal 1600 è comunemente nota col nome di « tavola pitago
rica », mentre che prima questo nome indicava l’abaco.
Sonvi tavole dei prodotti di due numeri fino a 100, e for
mano un libretto. I prodotti di due numeri di tre cifre riem-