Object: La pittura del Trecento e le sue origini (5)

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gigrb scite, nè le schiave immergenti i neonati nel catino d’acqua: 
la scena famigliare si è sostituita alle reminiscenze classiche 
che spuntavano fuori nella composizione. ' La famiglia è in 
giubilo, la bambina empie di gioia la casa prima vuota e 
silenziosa. 
ua Appena si può notare qualche rapporto con le figura- 
| zioni della Natività di Gesu, nella riunione di due momenti 
i diversi in un campo, quale si vede nelle sculture dei pulpiti 
| di Nicola d’Apulia e de’ suoi seguaci. Ma non v’è corrispon- 
denza con opera alcuna per l’aurea semplicità, per la forza 
a, dell’espressione, per la libertà dei movimenti, e talvolta per 
essa la linea dei gruppi: per esempio, quello dove le vergini e 
n i celibi attendono il miracolo delle verghe. 
i ’  Sull’arco trionfale della chiesuola, Giotto figurò l’Eterno 
- Padre in trono gemmato alla cosmatesca, in atto di alzar la 
i destra per far cenno a Gabriele che protende il capo in ascolto 
dell’ordine divino (fig. 260-261). Un altro arcangelo, avvolto 
pure in lungo e candido manto, nobilissimo, solenne, s’avvicina 
al trono; e ai lati arrivano a volo angelici stormi seguiti da 
angioletti musicanti. Il tipo dell’angelo che riceve l’ordine 
del Padre è identico a quello di Gabriele, il quale subito, più 
in giù, nell’arco, annuncia il Verbo divino a Maria. Quindi 
la scena, inesplicata sin qui, significa l’ordine dato da Dio 
a Gabriele di partire come suo araldo per Nazareth in Ga- 
lilea e d’annunciare alla vergine Maria, della casa di Davide, 
che è stata benedetta tra le donne. Dio avevà appellati a 
sè gli angioli che arrivano candidi, lievi, divoti; e Gabriele, 
pronto alla partenza, riceve l’ordine sovrano. ° Mirabile sin- 
fonia che precede l’opera della redenzione dell’umanità. 
L’Annunciazione della Vergine sta sull’arco trionfale della 
chiesuola (fig. 262-263): da una parte Gabriele, dall’altra Maria. 
Anche qui Giotto indica il sacro mistero senza forme simbo- 
I A. VENTURI, La Madonna. Milano, Hoepli, 1900. 
2 CROWE € CAVALCASELLE (Storia cit., 1, pag. 468) ritennero che la figura dell’E- 
terno Padre fosse quella del Salvatore, Il MOSCHETTI (op. cit., pag. 59) corresse l’er- 
rore ma, non s’accorse del significato della scena.
	        
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