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delle rette OB, OC, .... che facciano coll’asse polare OX angoli mul
tipli, o summultipli di AOX, e poi portando su esse raggi vettori
multipli o summultipli di OA secondo la stessa ragione.
La sottonormale ON, che in generale vale ^ , nel nostro caso si
- da
riduce ad a ed è costante. Dunque nella spirale d’Archimede
la sottonormale ha una lunghezza costante.
Questa proprietà permette di costrurre con grande facilità la
normale, e quindi la tangente alla curva.
Invece della sottonormale si può calco
lare la sottotangente polare, che vale
da
r y — , ossia, nel nostro caso, OT = aa 1
dr
Se si descrive con centro 0 e con raggio
OP l’arco di cerchio PM compreso fra il
punto P e l’asse OX, sarà appunto l’arco
PM eguale ad aa 2 ; quindi là sottotangente
OT è eguale in lunghezza all’arco di cerchio
di raggio OP, e di ampiezza l’angolo POX.
quindi col crescere indefinitamente di a anche 0 cresce, ed ha per
limite un retto.
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