18. Spirale logaritmica. — Chiamasi con questo nome la curva
la cui equazione è r = Ge a a, ove C ed a sono due costanti, ed e è
la base dei logaritmi naturali.
Se a — 0, si deduce r = C, ossia la spirale logaritmica è in questo
caso un cerchio.
Se a non è nullo, variando C si hanno infinite spirali, che però
non sono che posizioni distinte d’una stessa curva. Invero, se si
prende per nuovo asse polare una retta passante per lo stesso polo,
ma che faccia l’angolo uu coll’antico asse polare, di un punto qua
lunque del piano non si altera il raggio vettore, mentrechè, chia
mando a' il nuovo argomento, si avrà a' = a — uu. Quindi l’equazione
della curva diventa r = Ce a ( a '+ w ) = Ge aUj e a &', che ha la stessa
forma della primitiva, salvochè invece della costante C trovasi Ge alu ,
e prendendo convenientemente uu si può fare in modo che essa assuma
il valore che più ci piace.
Quindi, senza ledere la generalità della curva, si può supporre
C = 1, e la sua equazione ridotta alla forma r = e a a.
Una proprietà notevole di questa d
curva è la seguente. Se OA, OB e OC,
OD sono due coppie di raggi vettori
che vanno ai punti ABCD della curva,
ed esse sono egualmente inclinate fra
loro, ossia se l’angolo AOB è eguale
all’angolo COD, allora i triangoli OAB
ed OCD sono simili. Invero, detti a, p, y, & gli argomenti di questi
raggi vettori, sarà in valor assoluto
OB
OA
= e«(3 —<*)
OD
OC
e a(b—y) -
e siccome p — a = ò — y, perchè le coppie di raggi vettori sono
egualmente inclinate fra loro, si ha ^5. = 2^ ? e quindi i triangoli
OAB e OCD, che hanno gli angoli in O eguali e i lati che li com
prendono proporzionali, sono simili.
Perciò, se della spirale si conoscono il polo 0 e due punti A e B,
se si costruiscono i triangoli OBC, OCD,.... simili ad OAB, si hanno