P 3 che passa
nite il piano
’area del tri-
done di t, ed
t, perchè per
3 con P t P 2 P3»
ema di Rolle,
nedio fra t v e
se V'(£) — n.u)
ano PiP 2 P 3 è
P 3 , e quindi
3, poiché V\t)
) si annullerà
a alla derivata
di quest’arco
onde di questi
P 0 ; e il piano
ùvata seconda
ìe le direzioni
ioni enunciate,
ssante per P 0 ,
si avvicinano
e del punto
P per t = t 0 , alcune sono nulle, e la prima non nulla è
quella d’ordine p, u p ; e se alcune derivate susseguenti
all’ordine p sono nulle, ovvero la loro direzione coin
cide colla direzione di u p , eia prima di queste, nè nulla,
nè coincidente in direzione con % è la u 2 , il piano oscu
latore alla curva in P 0 è il piano che contiene le dire
zioni delle derivate d’ordine^ e d’ordine q.
Infatti, se le derivate d’ordine 1, 2, ... p — 1 sono nulle, e se le
derivate d’ordine p 1, ... q — 1, sono o nulle o parallele ad n p ,
mentrechè tale non è la u 2 , dalla formula di Taylor si ha
_^P ¿P+1 M-i . hi. |
P ° P (p + 1)/ U P + 1 + ••• + Iq — l)! - 1 + q! ( u i + e)
ove i è un segmento che ha per limite zero. Osservando che, per
le ipotesi fatte, Up+i, ...u 2 _i sono eguali ad u p moltiplicati per
numeri, si deduce
P 0 P = mup + n{u q + è)
ove m ed n sono numeri. Quindi il segmento %-f-e è contenuto
nel piano che passa per P 0 , per la tangente P 0 Up alla-curva, e pel
punto P. Sia P 0 Q = % + e, e P 0 U 2 = u 2 . Sarà lim P^Q = P¡IJ 3 ed il
punto Q ha per limite U s , e il piano P 0 U p P ossia P 0 U p Q ha per
limite il piano PoU^U^, c. v. d.
Si osservi però che, se alcune delle derivate successive del punto
P sono nulle, non è più vero in generale che il piano osculatore
sia ancora il limite del piano passante per tre punti della curva.
3. Sia lo spazio diviso in due parti da una superficie. Diremo che
la linea AB tocca la superficie nel loro punto comune P se un
arco AB della linea, contenente nel suo interno il punto P, giace
tutto da una stessa parte della linea.
Diremo invece che la linea AB taglia la superficie in P, se due
archi PA e PB aventi l’estremo comune P giacciono l’uno da una
parte e l’altro dall’altra della superficie.
In modo analogo a quanto si è fatto per le curve piane, si può
Peano, Geom. infin. 7