— 151 —
6. Determinare su d’una retta il punto per cui è massima la differenza
delle distanze da due punti dati.
7. Determinare su d’una retta data il punto per cui è minima la somma
delle distanze da un punto dato e da una retta data. I punti e le rette date
stanno in un piano.
8. Determinare su d’una retta r data il punto per cui è massima o minima
la somma o la differenza delle distanze da due linee l ed l\ date comunque
nello spazio.
Si facciano ruotare le due linee l ed V attorno ad r; esse genereranno due
superfìcie di rivoluzione; siano m ed m! le intersezioni di un piano passante
per r con queste superfìcie (cioè i loro meridiani); sia AB la massima o mi
nima distanza delle due linee m ed m'; e la retta AB incontri la r in P. Se
P è un punto medio del segmento AB, esso è il punto della r per cui è mas
sima o minima la somma delle distanze da l ed l'; se invece P appartiene al
prolungamento di AB, esso è il punto per cui è massima o minima la differenza
delle distanze delle l ed V.
9. Determinare su d’una retta, o su d’un piano, il punto per cui è minima
la somma dei quadrati delle distanze da due punti dati.
E il punto medio delle proiezioni dei punti dati.
10. Determinare su d’una retta o su d’un piano il punto per cui è massima
o minima la somma dei quadrati delle distanze da n punti dati, moltiplicate
per n numeri dati.
È la proiezione del baricentro dei punti dati, cui siano affissi i numeri dati.
11. Determinare il punto per cui è minima la somma delle distanze dai
quattro vertici d’un quadrilatero piano convesso.
E il punto d’incontro delle diagonali.
12. Determinare il triangolo ABC, i cui vertici stanno su tre rette date
nello spazio, e la cui area è minima, ovvero il cui perimetro è minimo, ovvero
il cui cerchio circoscritto è minimo.
Le altezze del triangolo, ovvero le bissetrici, ovvero i raggi del cerchio cir
coscritto che vanno ai vertici del triangolo* debbono essere rispettivamente nor
mali alle rette date.