se i rapporti delle funzioni y e z alla x valgono p e a, il rapporto
di y + z alla x vale p + cr :
d(y -f- z) dy , dz
dx dx — dx ’
se il rapporto di z ad y vale p, e quello di y ad x vale a, il rap
porto di z ad x vale pa:
dz dz dy
dx dy dx
se — — p, ed m è un numero costante, sarà = ma, ossia :
dx dx
dmy
dx
13. Teorema. Se il rapporto p delle funzioni distribu
tive y ed x in ogni punto d’un campo finito e chiuso S
è minore d’un numero M, e maggiore di m, anche il rap
porto dei valori di y ed x corrispondenti ad un campo A,
parte di S, sarà compreso fra M ed m:
Infatti, pongasi per assurdo che sia —^ >M, ossia y(A)> Ma*(A).
x{A)
Si divida il campo A in parti A = A i -j- A 2 . Corrispondentemente
ad una di queste parti dovrà essere il rapporto dei valori delle y
e x maggiore di M, poiché se fosse i/(A,) < Ma?(A,) e y{A,) < M£r(A 2 ),
sommando si ricaverebbe y{AJ -)- y{A s ) < Mfa^AJ -f- .^(A a )], ov
vero y{k) < Ma:(A), il che è contrario all’ipotesi fatta. Dunque la
proprietà d’un campo A d’essere > M è tale che, se A ha questa
proprietà, dividendolo in parti, una di queste ha la stessa proprietà.
Pertanto in virtù del teorema del N. 9, esisterà un punto P tale
che, fissata ad arbitrio una lunghezza r, si può determinare un