— 186 —
sunti da p nel campo A», e p"i maggiore degli stessi valori; inoltre
sia l’unica grandezza che soddisfi a queste condizioni. Nelle formule
precedenti si può supporre che pche non deve superare i va
lori di p nel campo Ai, sia il limite inferiore dei valori di p in
questo campo ; e si può supporre che p'\ ne sia il limite superiore.
22. Suppongasi che i valori di p corrispondenti ai punti di A
siano compresi fra limiti finiti, e si considerino le somme:
5' = p/a?(AJ4- p 2 r a?(A 2 ) + ... + P«' ¿^(A„)
e s" — p/' -f p 2 " x(A 2 ) -f ... + P»"
le quali dipendono dalla legge con cui si è diviso A in parti, e dalla
scelta dei numeri p'»• e p",:.
Ogni somma s' è sempre minore d’ogni somma s", sia che esse
corrispondano alla stessa divisione di A, o a divisioni diverse. La
cosa è evidente se s' e s" corrispondono alla stessa divisione di A,
poiché in tal caso p/ è minore di tutti i valori di p nel campo A t -,
e Pi" ne è maggiore, quindi p/ < pi", e moltiplicando per x(A
quantità positiva, si ha p/a?(A»-)< Pi" x(ki), e sommando s' <s".
Se poi s' e s" corrispondessero a divisioni diverse di A, si imma
gini quella divisione di A che risulta dalla sovrapposizione di
amendue. Sostituendo in s' e s" ai termini x(ki) la somma dei va
lori di x corrispondenti alle parti in cui è decomposto A*-, s' e s"
diventano la somma dei valori di x corrispondenti a questa nuova
divisione di A, moltiplicati rispettivamente per numeri minori e
maggiori dei valori assunti di p in questi campi, e quindi sarà
sempre s' < s".
Pertanto, le quantità s r avranno un limite superiore, e le s" un
limite inferiore, e il limite superiore delle s' sarà minore o eguale
al limite inferiore delle s".
Se il limite superiore delle s' è eguale al limite inferiore delle s",
il loro valore comune sarà 1' | A p dx, perchè questa sarà una quan
tità sempre maggiore dei valori di s', minore dei valori di s", e la
sola quantità compresa fra i valori di s' e di s".