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lore di y corrispondente ad un campo qualunque A,
parte di S, vale
Infatti, diviso il campo A in parti A = A t -j- A 2 se i
valori di p corrispondenti ai punti di A,- sono maggiori di p'i e
minori di p"i, sarà pure y(At) > p\ ¿»(A,-) e y(A») < p"* x(ki)\
quindi, sommando le varie diseguaglianze che si ottengono facendo
i— 1,2,... n, si ricava:
y(A) > p r , £C(A 2 ) -j- p r 2 x(k^) -f-,.. -f- p f „ £<?(A n ) —
e y(A) < p" t a?(A 4 ) + p" 2 tf(A 3 ) +... + p", <b(AJ = 5",
ossia y(A) soddisfa alle due prime condizioni dell’integrale, di es
sere cioè maggiore della prima somma s' e minore della seconda s".
D’altronde, p è funzione continua del punto P ; perciò pel corol
lario precedente, non esiste altra quantità compresa fra s r ed s"
che j A p dx\ quindi
24. Gli integrali geometrici precedentemente definiti presentano
massima analogia cogli integrali definiti j f(x) dx che compa
iono nel calcolo integrale; anzi ridurremo il calcolo dei primi al
calcolo di questi. Sarà perciò utile di ben fissare il significato di
quest’integrale definito, nel modo che sarà per noi più conveniente,
e di ricordare a questo proposito alcune proposizioni.
Dicesi intervallo (a, 5) il sistema di tutti i numeri compresi fra
a e &, esclusi o non questi estremi.
Supponiamo, per maggior semplicità, a < 6, benché le proposi
zioni che seguono siano pure applicabili, con leggiere modificazioni,
senza questa ipotesi.