ammette solo gli integrali inferiore e superiore, questi misurano
le aree interna ed esterna della figura descritta da MP.
Teorema IL — L’area descritta dall’ordinata MP d’una
curva di equazione y = f(x) in assi cartesiani obliqui
che fanno fra loro l’angolo uu, mentre x varia nel
l’intervallo (a, 6), supposta la f(oc) positiva e integra
bile in quell’intervallo, e a < &, è misurata da
La dimostrazione si ottiene dalla precedente sostituendo alla
considerazione dei rettangoli aventi le basi sull’asse delle x e per
altezze le y, i parallelogrammi aventi le stesse basi, e gli altri
lati paralleli all’asse delle y e misurati dai valori delle ordinate.
Teorema III. — Se nel piano della figura P si segna un
asse OX, e da ogni punto M di quest’asse si conduce la
perpendicolare ad OX, che incontra la P secondo una
figura rettilinea, se il campo formato dai punti d’in
contro di questa retta col campo limite di F ha una
lunghezza esterna nulla, detta x l’ascissa del punto M, e
fi la lunghezza della intersezione della perpendicolare
in M col campo F, l’area di quella parte della figura F
formata dai punti le cui ascisse sono comprese fra a<òb
è misurata da ( b h dx.
a
Infatti, sia Au il numero che misura l’area formata dai punti
di F le cui ascisse sono comprese in un intervallo di ampiezza Ax.
Si consideri l’area del rettangolo avente per base il segmento
Ax e per altezza 1, la quale è misurata da Ax. In virtù delle
ipotesi fatte (N. 18, 1°) col tendere degli estremi dell’ intervallo Ax
ad uno stesso valore x, lim ~ ^ = fi ; quindi il valore di u
corrispondente all’intervallo {a, b) vale j^ h dx.