— 201 —
Se qui si fa tendere a 0 a — oo, supposto a > 0, l’area conside
rata, che consta di infinite parti sovrapposte, tende ad un limite
C 2 <
finito y e 2(ta i, ed e facile il riconoscere che questa vale la metà
dell’area del triangolo compresa fra il raggio vettore, la tangente
e la sottotangente.
Sia r = f(a) l’equazione d’una curva riferita a coordinate polari ;
si immagini la sua concoide, con polo in 0, e sia li la lunghezza
costante che si porta sul prolungamento del raggio vettore. Detto r i
il raggio vettore della concoide, sarà r i — r -J- li, ovvero
r i = /■(<*) + h -
Dette A e A t le aree descritte dai raggi r ed r i mentre a varia
fra a 0 ed a v sarà
1 r
A= — I r 2 da, e A d =
1
2
fr 2 da = -^- j (r + li) 2 da.
ovvero
2
gli integrali essendo tutti presi fra i limiti a 0 ed a t . Delle tre parti
di cui consta A t la prima rappresenta l’area A della curva data ;
1
la terza vale -y h 2 (a, — a 0 ), ossia è l’area d’un settore circolare
di angolo — a 0 e di raggio h ; la seconda poi dipende dall’ jr da,
e una volta calcolato questo integrale, si potrà determinare l’area
di tutte le concoidi della curva data corrispondenti ai varii valori
di h.
Se si fa