— 274 —
Si consideri, come esempio, la spirale logaritmica di equazione
r — eaa. Si avrà r' = ae»a, r" = a? e«a ; sostituendo si ricava
R — r ]/i-\-a 2 .
D’altra parte la lunghezza N della normale polare, che in generale
valeur* -f- r' 2 , nel nostro caso diventa N = r j/l-f-a 2 ;quindi R=N,
ossia, nella spirale logaritmica, il raggio di curvatura è eguale alla
lunghezza della normale polare. Il centro di curvatura sarà perciò
l’estremità della sottonormale polare.
9. Sono collegati colla curvatura d’una curva piana alcuni limiti
che ora determineremo.
1° Siano PeP' due punti d’una curva, e sia M la proiezione
di P' sulla tangente alla curva in P. Si descriva il cerchio tan
gente alla curva in P e passante per P\ Detto Q il secondo punto
d’intersezione di MP' con esso, sarà
MP 2
MP 2 == MP' X MQ, ossia = MQ.
Si faccia ora tendere P' verso P. Il cerchio ha per limite il cer
chio osculatore alla curva in P; il segmento MQ ha per limite il
diametro 2R di questo cerchio ; quindi si ricava
lim = 2R.
MP
2° L’espressione del raggio di curvatura si può pure ottenere
in quest’altro modo. Dati alla variabile t i valori t L t % t s , siano
P t P 2 P 3 le posizioni corrispondenti del punto variabile ; dette a, 6, c
le lunghezze dei lati P, P 3 , P 3 P 4 , P A P 2 , e A l’area del triangolo
P, P, P 8 , il raggio R del cerchio passante pei tre punti P t P 2 P 3 è
dato da
„ abc
R — = A a".
4A