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Se a, p, T sono i piani polari del piano variabile tt in tre suoi
punti ABC non in linea retta, il piano polare di tt in questo suo
punto D si costruisce a questo modo : si conducano per A B G D
quattro rette parallele U ìi l m; le prime tre incontrino rispettiva
mente i piani apY in HKL; il piano HKL incontri la m in M;
il piano ò condotto per M, parallelamente a tt è il piano cercato.
La retta intersezione del piano HKL col piano tt è il limite del
l’intersezione del piano tt con un piano successivo del sistema, ossia
è la caratteristica dell’inviluppo dei piani tt.
Si consideri infine il sistema di piani per cui ha un valore co
stante una funzione f(h v h v ... h n ) delle loro distanze h i h 2 .. .h n
da n punti fìssi A 1 A 2 ... A n . Il punto di contatto d’un piano del si
stema col suo inviluppo è la proiezione ortogonale su quel piano del
baricentro dei punti dati, cui siano affissi i numeri • • • 4r- •
c dh { dh 2 dh n
1 piani per cui sono costanti due funzioni analitiche f e qp delle
loro distanze da n punti dati si possono, in generale, far corrispon
dere univocamente ad un numero. La caratteristica d'uno dei piani
del sistema è la congiungente le proiezioni su quel piano dei due
baricentri dei punti dati, cui si immaginano affissi numeri rispetti
vamente eguali alle derivate parziali di f e cp rispetto a queste
distanze.
Esercizii,
1. Dai punti della curva di equazione
= 1 si abbassino le
perpendicolari sugli assi e si segni la retta che passa pei piedi di queste per
pendicolari. L’inviluppo di queste rette ha per equazione
m
m
2. L’inviluppo dei cerchi aventi per diametri i raggi vettori condotti da un
punto fisso 0 ai punti d’una curva G è la podaria di G rispetto ad 0.
3. L’inviluppo dei cerchi il cui centro sta su d'una curva fissa G, e che pas-