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19. Siano nello spazio n punti A t A 2 ...A M , cui siano affìssi n seg
menti a t a 2 ...a«. Preso un punto 0 si consideri la somma geometrica
delle aree:
uu(O) = OA i .a 1 —(— OA 2 .a 2 -j- ... -{- OAw.a» .
Si vuol studiare il modo di variare di quest’area, ove varii il
punto 0.
Sia S un’altro punto dello spazio. Siccome OA==OS + SA, si
deduce
OA 1 .a i -f- OA 2 .a 2 -{- ... = OS.(a, -j- a, -j- ...) -f- SA^a* -j- SA 2 .a s ...
ovvero
uj(0) = OS.^ —H a 2 —•••) uj (S)
od ancora, ponendo s = a, + a 2 + ...,
u»(0) = OS.s + uu(S).
Supposto s non nullo, si deduce uj(0) = w (S) se OS.s = 0 ; ossia
se OS è parallelo ad s. Quindi l’area w(0) non varia se il punto 0
si muove su d’una parallela al segmento s.
Se s è parallelo al piano uu(0), si può determinare un segmento
OS tale che w(0) ss OS.s ; e pel quale uu(S) = 0. Questi punti S sono
infiniti, e giacciono su d’una retta parallela ad s. In tal caso
l’area uu, somma di n parallelogrammi compresi fra un lato varia
bile con 0, ed un lato fisso, resta espresso mediante un parallelo-
grammo della stessa natura. Ma se s non è parallelo al piano u>(0),
non sarà mai uu(0) = OS.s, e quindi per nessun punto S dello spazio
si può avere uj(S) = 0.
Se poi s = 0, l’area w(0) risulta indipendente dal punto O.
Limitandoci alle figure nel piano siano A,B t == a„ A 2 B 2 = a 2 , ....;
allora OA.a è il doppio dell’area del triangolo OAB. Quindi, se la
risultante s dei segmenti AjB^ A 2 B 2 ,... è nulla, la somma dei trian
goli OA^p OA 2 B 2 ,... è costante per ogni punto 0 del piano. Se invece
la risultante di questi segmenti non è nulla, la somma OA^ -f-
OA a B 2 -f-— è nulla per tutti i punti d’una certa retta. Segnata