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> per limite zero, e
stanza d’ogni punto
r ha per limite tt 0 .
to A hanno per
ssante per A, ha
ante per A 0 .
ìtta m parallela ad
l 0 , m ha per limite
II e V).
/angolo diedro tttt 0
limite zero, e, per
coincide col piano
limite il piano pas-
per limite il piano
lto A hanno per
ssante per A ha
no tt hanno per
normale a n ha
"male a tt 0 .
t m perpendicolare
m 0 \ e il piano che
col piano passante
passante per l Q e
ino che passa per
7. Dalle proposizioni dimostrate risulta la continuità delle più
semplici funzioni geometriche, in cui gli enti variabili siano punti,
rette, e piani; vale a dire il limite della funzione è la funzione
del limite, eccettuato il solo caso in cui gli enti variabili assumano
al limite una posizione tale che la loro funzione cessi di essere
determinata.
Combinando insieme le costruzioni semplicissime, di cui si è di
mostrata la continuità, si può dedurre la continuità di altre funzioni
geometriche meno semplici. Un esempio basterà a rischiarare queste
parole.
È noto che se due rette l ed m non sono parallele, esiste una
ed una sola retta n che le incontra amendue ad angolo retto. Essa
si ottiene conducendo da un punto fìsso 0 il piano tt parallelo ad
amendue; poi il piano a passante per l e perpendicolare a tt, e il
piano p passante per m e perpendicolare a tt; la retta d’intersezione
dei piani a e p è la retta n cercata. Si vuol ora dimostrare che
se le rette l ed m variabili hanno per limiti l 0 ed m 0 , la retta n
perpendicolare comune ad l ed m ha per limite la retta n 0 per
pendicolare comune ad l 0 ed m 0 . Perciò siano tt 0 , a 0 , p o , i piani
analoghi a tt, a, p, ma costrutti sulle rette l 0 ed m 0 . Poiché l ed m
hanno per limiti l 0 ed m 0 , il piano tt parallelo ad l ed m, e pas
sante per 0, ha per limite il piano tt 0 parallelo ad l 0 e m 0 e pas
sante per O. Il piano a passante per l e normale a n ha per limite
il piano a 0 passante per ¿ 0 e normale a tt 0 ; analogamente p ha per
limite p o , e la retta n, intersezione dei piani a e p ha per limite
la n 0 intersezione dei piani a 0 e p 0 .
2. Derivate dei segmenti.
8. Il segmento variabile a dicesi funzione d’un numero t data in
un certo intervallo, se ad ogni valore di t in questo intervallo cor-