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ena., i quali
ierivata del
e si deduce
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proiezione di a' su a, preso positivamente se questi segmenti hanno
lo stesso senso, negativamente se senso contrario. Sarà a Xa'=ap;
e quindi ap — a^-, e dividendo per a che non è nullo, - ' — »,
dt
c. v. d.
3 la derivata
mzioni della
Teorema III. — Se i segmenti aeb hanno per derivate
a' e b', la derivata dell’area a.b è a.b'-j-a'.b.
Invero, si ha A(a.b) = (a -f- Aa).(b -f- b) — a.b = a.Ab -f- Aa.b !
* derivata
b' + a'Xb;
- Aa.Ab, quindi —— = a. — -|~ —. b -J- y . Ab ; e passando al
limite si ha la formula a dimostrarsi.
za dei valori
Teorema IV. — Se l’area uu e il segmento 1 hanno per
derivata u/ ed T, la derivata del volume uu.l è ui.T-(-uiM.
La dimostrazione è analoga alla precedente.
Di qui si deduce che se a' b' c' sono le derivate dei segmenti
a, b, c, la derivata del volume a.b.c è
a'.b.c -f- a.b'.c -f- a.b.c'.
a per deri-
i a ha per
di a' su a,
§ 3. Derivate successive.
11. Sia a/(t) la derivata del segmento a(/). Sarà a r (t) un segmento,
funzione di t, che può avere una nuova derivata che indicheremo
con a"(t), e che diremo derivata seconda di a(i). La derivata della
derivata seconda si dirà derivata terza, e così via.
Così ad esempio, se a = xi -f- ?/j -f- zk, ove i, j, k sono segmenti
l lo stesso
costanti, ed i numeri x y z sono funzioni di t aventi derivate suc
■io.
Tà a ~ — a} ;
cessive, si avrà
a' == x'i - - y’j -f - z’k
e misura la
a" = x"i -f- y"j -f- z"k.