k, ecc.
E viceversa, se a lia derivate parziali, lo stesso avviene delle
sue coordinate.
Per le derivate parziali d’un segmento si possono dimostrare
delle proposizioni analoghe a quelle dimostrate per le funzioni nu
meriche, e che noi ridurremo a queste per mezzo delle coordinate.
Teorema. — Se il segmento a è funzione dei numeri u,
v,..., avente le derivate parziali di primo ordine ~ >
..., continue, dati a u, v, ... incrementi Au, Av, ... l’incre
mento corrispondente Aa di a, si può mettere sotto la
forma
Aa = [ d £+ a ) Au +[£+v) Av +--
ove a, p, .... sono segmenti che hanno per limite zero ove
tendano a zero Au, Av, ....
Infatti, riferito il segmento a ai segmenti i, j, k, e posto a = ix
~b V3 + £k, saranno x y z funzioni di u, v,... aventi le derivate
parziali di primo ordine continue ; e sarà
Aa = Axi Ayj -j- A^rk.
Ora gli incrementi delle funzioni numeriche x y z si possono
mettere sotto la forma {Cale. (Uff. N. 105)
a *=cs+<■>«+(-:i+e , w+-
A y=(l
a") A u+(%- + {l" )ao + ....
A* = + a'" )Au+(^ + r )A» +
ove a' p\.. a" P”... a"' p
sono numeri infinitesimi.
Sostit
e posto
i segme
mostrar
Se a
funzioni
U, V, ...
increme
del teor
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Facer
du dv
dt ’ dt
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zioni. Ir