vi Y t : ' Y -?
I
e poiché {Cale. diff. N. 103)
cZ 2 a
dv du
du dv
d 2 x . d 2 a
, ecc. si ha
dv du
du dv
15. Le cose dette pei segmenti, sono pure applicabili alle aree ed
ai volumi funzioni d’una o più variabili numeriche. Così se w(t) è
un’area avente le successive derivate uu'(i), iv"(t), ecc. sarà
W(t+h) = UJ (t) + hm'(t) + ~ m"(t) +... + Y) [ui<»>№ + €],
ove e è un’area infinitesima con Ti.
E se V(i) è un volume avente le successive derivate, sarà
Y(i + h) = V(f) + OT'(i) + ~ V"(i) + ... + ^ [VW (t) + 6],
ove e è un volume infinitesimo con fi.
4. Derivata della posizione d’un punto.
16. Sia la posizione di un punto P funzione d’una variabile nume
rica t. Dati a t due valori t e t -f- h, e dette P e P' le posizioni
corrispondenti del punto, si immagini il segmento
PQ =T>P' : fi ;
diremo derivata del punto P il limite del segmento PQ, ove fi tenda
a zero.
La derivata del punto P coincide colla derivata del segmento OP,
che va da una origine fissa О al punto variabile P. Invero si ha
ДОР = OP' — OP = PP', e quindi = PQ ; e facendo tendere
fi a zero, il membro di sinistra ha per limite la derivata del seg
mento OP, e il membro di destra la derivata del punto P; onde
queste derivate coincidono.
e pi
ed