Ora, dette P e P' le posizioni del punto corrispondenti ai valori t e
t-\-h della variabile, si ha a(i)=OP, a(£-f-/z) = OP r , e a[t-\-h)
— a(£)=PP'; e quindi la formula precedente diventa
PP f == /¿Ui 4- J2^ ^ ~nf ( Uw “t“ ^ ’
ove e è un segmento che ha per limite zero, col tendere di li a
zero.
Analogamente, se P è funzione di piu numeri variabili u, v,...
avente derivate parziali di primo ordine continue, che chiameremo
u, v,..., date alle variabili gli incrementi Au, Av,..., e detta P'
la nuova posizione del punto, si avrà
pp' = (u -f- a)Au -f- (v -j- P)Av -j- ...,
ove a, (3, .... sono segmenti infinitesimi con Au, Av,... E se u, v,...
sono funzioni di t aventi derivate ~ ,..., il punto P è fun
zione di t, e la sua derivata sarà
dii .
U —5 l-v
dt
Esercizii.
18. 1. Un segmento a nel piano è determinato quando si conoscano la
sua lunghezza r, e l’angolo a che esso fa con una retta fissa OX del piano.
Se r ed a sono funzioni d’un numero t, anche il segmento è funzione di t. La
sua derivata è la risultante d’un segmento avente la direzione di a, ed eguale in
lunghezza a e di un segmento .normale ad a ed eguale in lunghezza a
da
v .
dt
2. Se i punti P, Q, R, S.... sono funzioni di t aventi per derivate p, q, r, s,...,
la derivata del segmento PQ vale q — p; la derivata dell’area PQR vale
I(PQ.r + QR.p4-RP.q);
e la derivata del volume PQRS vale
i (PQR.s — PQS.r + PRS.q — QRS.p).