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stessa
ovvero
con
runa
raggio,
; ecc.
ea l in
conte
punto
conte
tutto
considerata P 0 P.P 0 A = /2(u.P 0 A-{-è-.P 0 A). Delle due aree racchiuse
in parentesi la prima u.P 0 A è indipendente da h, e non è nulla,
perchè le direzioni di u e P 0 A sono distinte; la seconda invece
e.P 0 A è infinitesima con fi. Perciò potremo supporre li sufficiente
mente piccolo in valor assoluto, in modo che la seconda area sia
minore della prima, e che l’area u.P 0 A e.P 0 A abbia il senso del
l’area u.P 0 A. Ciò supposto, l’area P 0 P.P 0 A avrà il senso di u.P 0 A se
h è positivo, ed avrà senso contrario se li è negativo; quindi i
punti P della curva corrispondenti a valori positivi di li stanno da
una stessa parte della retta P 0 A (cioè da quella verso cui è rivolta
u); invece i punti della curva che corrispondono a valori negativi
di h stanno dalla parte opposta ; perciò la linea descritta da P taglia
in P 0 la retta P 0 A.
Sia invece P 0 A la tangente alla curva in P 0 . Dalla formula
h*
P 0 P = 7m + ^ (v +1 .P 0 A)
discu-
n una
con lime = 0, osservando che l’area u.P 0 A = 0, perchè la tangente
P 0 A ha la direzione della derivata prima, si ricava
h*
P 0 P.P 0 A- — —- [v.P 0 A 4~ e].
lana,
»rima
ante
l’area
te alla
l’area
Ora, se la v, derivata seconda di P, non è nulla, nè coincide in
direzione con u, delle due aree racchiuse in parentesi, la prima
v.P 0 A sarà diversa da zero, mentre la seconda ha per limite zero;
perciò si può supporre che v.P 0 A -{- e abbia il senso del primo ter-
h*
mine; allora, poiché il fattore-g- è sempre positivo, anche l’area
P 0 P.P 0 A ha il senso di v.P 0 A, ossia, nelle vicinanze di P 0 i punti
della curva trovansi da quella parte della tangente P 0 A verso cui
è rivolta la derivata seconda.
Teorema IL — Se delle derivate del punto P, nella po
sizione considerata P 0 , la prima non nulla è la p ma -, e