)( n )(
onde si ha infine :
p x q y r z = <* x a y * z + I №) (<F) Px + {zoo) (rp) q y H- (xy) (pq) r z
Introduciamo ora un simbolo assai comodo, di cui faremo spesso uso.
Indichiamo con S , S , S , rispettivamente la somma dei tre risultati che si
p px X
ottengono da una data espressione di p , q , r , x , y , z, quando vi si fanno le per
mutazioni circolari di p , q , r ; oppure quando contemporaneamente a queste si
eseguono anche quelle di x , y , z ; o infine quando si eseguono solo queste ultime.
Indichiamo inoltre con S' un operazione analoga ad S , ma colla sola diffe-
px px
renza che mentre le permutazioni circolari di p,q,r, si eseguono nell’ordine
p,q,r, quelle delle variabili si eseguono nell’ordine x,z,y.
Possiamo dunque scrivere le relazioni (facendo, per semplicità di scrittura,
a y a 2 = « ) :
— 1 i
Pi = Px % r^a+jS (yz) (qr) p x \
I
Ps = P y Q z r x = "a + l S (yz) (pq) r x
0 px
Po = Pz q x r y = a + i s (yz) (rp) q x
J o px
\
ì 0)
— 1
Vi = p x r y q z = a - - S' (2/55) (qr) p*
_ 1
Pi = Pz V X C ly - a - q S ' M (P9) ? *
^ O px
— 1 I
Pc - Py r z q x = « - o s ' (2/2) ( r P) 9*- I
0 px
§ IX.
Fermiamoci per poco in questo § sullo studio del simbolo S nuovamente in
trodotto.
Chiameremo ancora S 2 la somma dei risultati dell’operazione di permutare
p
p , q, r in tutti i modi possibili. In altri termini, sapendo clic tutte le possibili
sostituzioni di tre elementi possono ridursi : 1° alle tre sostituzioni circolari, 2° allo
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