PREFAZIONE
La metrica generale di Riemann e una formula del Christoffel
costituiscono i presupposti del calcolo differenziale assoluto, il quale
tuttavia fu concepito solo posteriormente quale organismo sistema
tico dal Ricci, e da lui corredato nel decennio 1887-1896 di tutti
quegli eleganti e comprensivi algoritmi che ne assicurano l’agile
adattamento a svariate questioni analitiche, geometriche e fisiche.
Il Ricci stesso, in una memoria comparsa nel T. XVI del Bul-
letin des Sciences Mathématiques (1892) fece una prima esposizione
dei suoi metodi e ne diede qualche applicazione alla geometria dif
ferenziale e alla fìsica matematica. Più tardi altre applicazioni inte
ressanti, fattene da lui e dai suoi scolari diretti, alla cerchia dei
quali mi onoro di appartenere, consigliarono di raccogliere, in una
esposizione sommaria, metodi, risultati e indicazioni bibliografiche.
Da ciò la memoria intitolata Méthodes de calcul différentiel absolu
et leurs applications, che, per cortese invito del Klein, fu redatta
in collaborazione dal Prof. Ricci e da me, e apparve nel volume 54
dei Math. Ann. (1901).
Un capitolo sui fondamenti del calcolo assoluto, con speciale
riguardo alla trasformazione delle equazioni dinamiche, si trova nel
volumetto del Wright: Invariants of quadratic differential forms
(Cambridge: University Press, 1908); del resto si può dire che, pur
continuandosi, dopo il 1901, da un ristretto numero di studiosi ri
cerche speciali basate sull’impiego di quei metodi, l’attenzione ge
nerale vi fu richiamata soltanto dal grandioso rinnovamento ein
steiniano della filosofia naturale, che appunto nel calcolo difieren-