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Le [19] , [19'], per la loro analogia con le [5] , [5'] ? ci permettono
di estendere subito le considerazioni precedenti ai sistemi m-upli i
cui elementi sono funzioni qualisivogliono del posto (cioè delle varia
bili indipendenti x 1 , x 2 , ..., x n ). Diremo che un sistema w-uplo a
elementi funzioni del posto costituisce un tensore covariante o con
travariante o misto, rispetto ad una generica trasformazione [17],
quando esso è tale (in ogni posto del campo che si considera) rispetto
alla trasformazione lineare [19] , [19'] fra i differenziali delle antiche
e delle nuove variabili.
Per conseguenza i differenziali delle variabili indipendenti forni
scono il tipo del sistema contravariante semplice. Vediamo invece qual’è
il tipo del sistema covariante semplice.
A § 3 vi siamo pervenuti introducendo, le variabili duali u t , defi
nite formalmente come coefficienti d’una forma lineare nelle varia
bili x. A queste vanno ora sostituiti i loro differenziali dx; sicché
conviene partirsi da un generico pfafflano
n
U( dx,
e considerarlo invariante di fronte e cambiamenti qualisivogliono
delle variabili x. I coefficienti si riguardano quali funzioni del posto
e quindi, inizialmente, delle x. Quando si eseguisce la trasformazione
[17], la dipendenza dal posto va invece riferita alle nuove variabili x.
Sostituendo in ^ ai dx, le loro espressioni [19], si constata in primo
luogo — cosa evidente data la linearità — che si ha ancora un
pfafflano nelle nuove variabili x. Più precisamente risulta
n
n
n
n
n
+ -
Ui .
dx k
I coefficienti dei nuovi differenziali dx k , cioè gli elementi u k del
sistema trasformato dei coefficienti, u, sono pertanto
n
(le = 1,2
n