7
T. Leti-Civita, Lezioni di calcolo differenziale assoluto.
Scambiando i con Jc e adottando la notazione [18], abbiamo
per i coefficienti di un pfaffiano la legge di trasformazione espressa
dalle formule
n
che coincidono identicamente colle [6']. Completando colle formule
inverse e riponendo per le c ki , c' k i loro valori [18], abbiamo la
forma esplicita
n
1
delle formule di trasformazione dei coefficienti di un pfaffiano (invariante),
i quali costituiscono il tipo del sistema covariante semplice.
Supponiamo in particolare che il pfaffiano (invariante) sia il
differenziale esatto di una funzione u del posto, invariante, vale a dire
tale che la sua espressione mediante le x si ottenga da quella mediante
le x sostituendo queste con 1 e fi (x), e viceversa, talché la scrittura
u (x) = u (x)
è un’identità ogniqualvolta si sostituiscano in essa le x (o le x) con le
loro espressioni [17] (o [17']).
I coefficienti u ( , Ui del pfaffiano sono rispettivamente ovvero
f)X f
~ secondo che il du si pensa espresso per le x o per le x.
diVi
Ne consegue che le derivate di una funzione invariante si trasfor
mano, a norma delle [20], [20'], per covarianza.
Viceversa, per procurarsi le formule di covarianza ([20] o [20'])
relative ad un sistema semplice, senza ricavarsele ex novo o saperle
a memoria, il criterio mnemonico più semplice è quello di pensare