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sostituendo materialmente nel secondo membro la lettera le alla let
tera h, e scambiando gli indici i ed r, si mette in evidenza anche a se
condo membro il monomio ^ dx k , e si ha quindi, eguagliando i coef
ficienti nei due membri,
n
1
È questo il caso particolare della [2], di cui avremo bisogno nel
calcolo che segue.
§ 3. — Differenze fra i simboli di Riemann. — Ci propo
niamo in questo § di calcolare le differenze
Rr ihk = {ir,h1c}' -{ir,hk} ,
il cui carattere tensoriale risulta dalla stessa definizione (differenze
di due tensori simili). Si potrebbe effettuare il calcolo diretto sulle
espressioni che definiscono i simboli di Riemann (Cap. VII, formule [3])
ma si può evitare il lungo sviluppo formale col metodo che segue.
Detto A r un qualsiasi sistema covariante semplice, e £ r un qual
siasi sistema contravariante semplice, si consideri la forma invariante
[7]: applicando ad essa l’operatore A = Si — dS, con riferimento al ds*
(v. Cap. VII, § 2) otterremo, ricordando le proprietà fondamentali di
tale operatore,
AF -- ZrA r Al r
ì
ossia, sviluppando A£'’ a norma della [4] del Cap. VII,
n
AF = — Zirhk {ir,hlc} % A,, dx h 8x k .
ì
C 1 ) Per evitare ambiguità abbiamo qui sostituito le notazioni 8 e 8', con cui nel
Cap. V designavamo due distinti sistemi di incrementi, con le notazioni d e 8 rispet
tivamente.