— ZiO-J —
(Voi Uv 2/a) della sfera si proietta in un punto del piano di coordinate
x x , x a legate alle y dalle relazioni ( x )
V 0 =
\TK
u
(v = 1, 2),
[34]
con
„ K
u = 1 H p 2
4
’ * = ^ ’ ps
-L
[35]
Per n qualunque, adotteremo le stesse formule salvo la modi
ficazione evidente che v deve farsi variare da 1 ad n. Si tratta effet
tivamente di rappresentazione parametrica della nostra ipersfera,
n
perchè, quadrando e sommando le [34] e sostituendo a la sua
ì
4
espressione per u, cioè, in base alla [30'] — (u — 1), si ritrova ma-
jBl
terialmente la [33]. Si ha poi, differenziando,
, 12 du
dy o = — -rj= ,
\K u 2
dy v
dx sl
u
x v du
u 2
(v = 1, 2,..., n).
Ove si quadri e si sommi, sostituendo, nel secondo membro, a
n
2
i
n
2 2 V cc v dx v ,
ì
(b Per riconoscere in queste relazioni la forma abituale, basterebbe farvi apparire in
luogo di p (raggio vettore della proiezione) la colatitudine 5 del punto obbiettivo. Aven
dosi, per definizione, [/ Ky 0 = cos s, risulta in conformità ^ = cos 2 ^S,p = 21?^^2i.