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costante K, vogliamo provare che si può scegliere una conveniente
funzione U — e ~ T in modo che
m
ds' 2 == e 2T ds 2 = — dò'“ 2
Z7 a *
risulti euclideo.
All’uopo sarà necessario e sufficiente che le [18'] del prec. Gap.,
ponendovi
(ij ,hky = 0 ,
(ij = K (a ih a jk — a ik a jh )
e scrivendovi U in luogo di u, risultino tutte soddisfatte. La U dovrà
71^ ( 71^ 1 )
dunque verificare le---- equazioni:
| jj2 ( aih a i k <lik ° J i h 'l ~ ilih — aik — a jh + a jk •
Ponendo
TJik — a ik ( a U -{- [3 ), [8]
dove a e ^ sono due costanti, si riconosce, con procedimento ana
logo a quello del § 7 (Cap. prec.), che queste equazioni rimangono
soddisfatte purché sia ulteriormente
— = K + 2a — ?? .
U 2 U
[9]
In quanto si riguardino le [8] come atte a definire tutte le deri
vate delle Ui, esse, insieme all’identità
dU — J£i Ui dxi , [8'J
ì
costituiscono un sistema ai differenziali totali nelle n + 1 funzioni
Ui, U: ad esso va associata l’equazione in termini finiti [9]. Si veri-