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L’ultima sommatoria si trasforma opportunamente, introdu
cendovi per ynkn l’espressione data dalla [13]: si ha allora succes
sivamente
lì.
lì.
Possiamo dunque scrivere
Ora, è da osservare in questa formula che il primo membro,
e l’ultima parte del secondo dipendono dai parametri e dai momenti
della sola direzione X n mentre non dipendono dalle altre n — 1 dire
zioni associate: altrettanto dovrà dunque dirsi della parte restante,
cioè della sommatoria
n — 1
\i Ynki X/; | i X; | j (i , j 1, 2, .. ., n 1 ) •
[23]
ì
Possiamo quindi concludere che queste espressioni sono inva
rianti di fronte a qualsiasi rotazione della piramide <o.
Delle {n — l) 2 forme quadratiche che rientrano nella formula [23]
e che si ottengono scegliendo in tutti i modi possibili gli indici i e j,
a noi interessa una qualunque di quelle, in cui i — j. Fissato una
volta per tutte l’indice i, e posto per brevità
(r = 1, 2, ..., n — 1),
la forma quadratica corrispondente si scrive
n — 1
— 1 n —1
kl Tnkl^te %l — 2 ^kl (Y»*J Tnl/c) %k %l •
1
1
[23']