relativo agli incrementi 8x t rimane opportunamente contraddistinto
dall’analoga notazione
^8 = S f Xi Sxt .
Tanto che saranno, naturalmente, funzioni del posto.
Calcolando in conformità 8<l> d si ha:
n n Ò Y
n
n
n
S^d = s Xi dXi + s £ Xi ZdXi
dXi Sxj + S £ Xi S dx L ;
1
1
ovvero, come si usa scrivere più brevemente, quando più sommatorie,
estese fra gli stessi limiti, vengono effettuate sullo stesso termine
generale,
n n
si otterrà scambiando d con 8. Ove si tenga conto delle [9j, la diffe
renza S^d — riduce a
n
n
1
1
Ma sul valore di una sommatoria non ha evidentemente alcuna
influenza il designare gli indici, rispetto a cui si somma, con una o
con altra lettera dell’alfabeto; perciò, nella seconda sommatoria della
formula precedente, potremo scambiare fra loro gli indici i e j, il che
ci permetterà di scrivere l’eguaglianza sotto la forma
n
1
All’espressione S^d — d^3 si dà il nome di covariante bìlineare
relativo all’assegnato pfaffìano: l’appellativo di bilineare è sufficien
temente giustificato dall’espressione testé scritta, che è lineare sia
rispetto agli argomenti dx, sia rispetto agli argomenti 8x. Quanto al
nome covariante, esso è dovuto alla circostanza che il valore nume